
Il Palalido
Milano, 19 aprile 2019 - L'uscita dal tunnel dei ritardi è a un passo. Dopo sei anni di lavori, il «nuovo» Palalido targato Allianz Cloud – lo sponsor che gli darà il nome – è quasi pronto per l’inaugurazione, fissata per metà giugno. L’assessore comunale allo Sport Roberta Guaineri e la presidente di Milanosport Chiara Bisconti ieri mattina hanno aperto le porte dell’impianto di piazza Stuparich ai cronisti per fissare le prossime tappe in vista del taglio del nastro, tappe scandite dal direttore dei lavori Dante Lizier: «Entro aprile la fine dei lavori, entro maggio i collaudi».
Lo storico palazzetto – realizzato nel 1961 per ospitare le gesta delle “Scarpette Rosse’’ dell’Olimpia Basket e demolito nel 2013 per essere ricostruito e ammodernato – assomiglia a un’astronave, almeno dall’estero, e ha una capienza più ampia rispetto al vecchio impianto: da 3.500 a 5.318 spettatori. L’interno del palazzetto, però, è ancora un cantiere: i seggiolini blu e azzurri sono montati solo in una piccola parte delle tribune, il parquet per ospitare le partite di volley sarà posizionato solo all’ultimo per evitare che si rovini. Partite di pallavolo, sì, perché il Palalido dalla prossima stagione agonistica sarà la casa della Powervolley Milano, ma già il 21, 22 e 23 giugno ospiterà le gare della Volleyball Nations League, primo evento in calendario nell’impianto ristrutturato. «L’inaugurazione, però, si svolgerà a metà giugno», annuncia la Guaineri. La data non c’è ancora perché il sindaco Giuseppe Sala e il presidente del Coni Giovanni Malagò devono coordinare il giorno giusto per entrambi. «Dopo un percorso lungo e sofferto, siamo contenti, il Palalido diventerà la casa dello sport dei milanesi», continua l’assessore, che subito dopo indica il costo complessivo dei lavori per l’impianto: «Diciotto milioni di euro».
Diciotto milioni. Non proprio il budget fissato inizialmente. Il 5 ottobre 2010, quando venne presentato il progetto di quello che doveva chiamarsi PalaAj (l’Armani Jeans, però, alla fine ha deciso di giocare sempre al Forum di Assago per la maggior capienza dell’impianto, 12 mila posti) e aprire nella primavera del 2011 (cronoprogramma slittato di otto anni), la spesa indicata dall’allora sindaco Letizia Moratti per il nuovo Palalido era di sette milioni di euro, più una sponsorizzazione di 2,8 milioni di euro che Armani avrebbe dovuto versare dal 2011 al 2017 per dare il nome all’impianto. Un’operazione complessiva di quasi dieci milioni di euro. I costi sono quasi raddoppiati fino a 18 milioni di euro a causa del ritrovamento di amianto nelle fondamenta della struttura e di quattro cambi di gestione per problemi legati alle imprese appaltatrici. La gara iniziale al massimo ribasso, insomma, non è stata un affare, come Sala ha fatto notare nei mesi scorsi. L’uscita dal tunnel, comunque, ormai è vicina e la Guaineri racconta che «ci sono tantissime richieste per l’utilizzo del Palalido. Non solo la Powervolley.
La federazione di taekwondo ha già chiesto di fare qui le qualificazioni per le Olimpiadi 2020 di Tokyo». Sport, ma anche musica. «Negli ultimi tre anni ho incontrato parecchie persone che mi hanno chiesto di poter utilizzare il Palalido per concerti e convention». Eventi che consentiranno di far quadrare i conti di gestione e manutenzione del nuovo impianto, affidato a Milanosport. Sì, perché l’affitto del Palalido per concerti ed eventi sarà a prezzi di mercato, mentre l’affitto per il volley e gli altri sport sarà a prezzi calmierati. La Bisconti, intanto, conferma: «Il Palalido è pensato per ospitare sport e concerti, è una struttura polifunzionale, com’è stata anche in passato».
Niente olimpiadi invernali del 2026, invece, per il Palalido, in caso di vittoria di Milano-Cortina su Stoccolma-Are. L’installazione della pista per l’hockey su ghiaccio, infatti, comporterebbe una drastica riduzione della capienza della struttura, incompatibile con le esigenze dei Giochi.