
Razzante * I pagamenti elettronici hanno potenziato la fruizione dei beni culturali. In particolare per accedere ai musei è...
Razzante *
I pagamenti elettronici hanno potenziato la fruizione dei beni culturali. In particolare per accedere ai musei è sempre più diffusa l’abitudine di acquistare i biglietti online, più o meno quattro giorni prima della visita. Inoltre, a riprova dell’attrattività del sistema Italia, due visitatori di musei su tre provengono dall’estero, in prevalenza dagli Stati Uniti. Sono questi alcuni dei risultati di un’analisi svolta dall’Osservatorio Mida Ticket Big Data e Luoghi della Cultura, il primo mai realizzato in Italia, che indaga il comportamento dei visitatori con un approccio fondato sui numeri. L’iniziativa è di Mida Ticket, primo sistema di biglietteria in Italia nel settore culturale, in collaborazione con Rear, cooperativa leader nei servizi museali. L’Osservatorio ha preso in analisi 35.7 milioni di biglietti e oltre 1.5 miliardi di dati sui visitatori entrati nel biennio 2023-2024 in oltre 200 luoghi della cultura di tutta Italia. Il campione comprende diverse tipologie tra cui musei (45.1%), aree archeologiche (3.4%), monumenti (27%), parchi, giardini storici e aree di interesse naturalistico (7.8%), oltre ad altre sedi espositive (13.2%) con governance eterogenee (istituti statali, enti pubblici non statali, privati, ecclesiastici, aziendali). L’Osservatorio nasce dalla consapevolezza che i dati costituiscono una risorsa strategica fondamentale per il settore culturale e si pone l’obiettivo di colmare una lacuna significativa: la mancanza di analisi sistematiche e rigorose riguardanti i visitatori, le dinamiche di fruizione, i sistemi di pricing e le politiche di accesso. Si tratta di un progetto che mira a incentivare l’utilizzo dei big data in questo comparto, favorendo una maggiore consapevolezza e stimolando l’adozione di strumenti tecnologicamente avanzati (anche l’intelligenza artificiale) per la gestione e la valorizzazione del patrimonio culturale.
* Docente
di Diritto dell’informazioneall’Università Cattolica
di Milano