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Gallaratese, apre nuova casa per ragazzi con disturbi psichici

'Pani e Peschi' potrà ospitare fino a 10 giovani, maschi e femmine, tra i 14 e i 17 anni

Medici (Foto di repertorio Crocchioni)

Milano, 23 ottobre 2016 - "Pani e Peschi" apre ufficilamente le porte. La nuova casa per gli adolescenti milanesi che soffrono di disturbi psichiatrici è pronta ad iniziare la sua attività. Si tratta di una nuova struttura riabilitativa terapeutica di neuropsichiatria per minori, che potrà ospitare fino a 10 ragazzi, maschi e femmine, tra i 14 e i 17 anni, gestita dalla cooperativa Filo di Arianna del Consorzio Farsi Prossimo.

Apre domani alle 18, al Gallaratese, in via Consolini. All'inaugurazione saranno presenti Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana; Raffaella Ferrari, direttore della Struttura complessa Salute Mentale dell'ATS della città metropolitana di Milano; Antonella Costantino, presidente della Società Italiana di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza; Giovanni Carrara, presidente del Consorzio Farsi Prossimo; don Riccardo Festa, decano del Gallaratese; don Mario Adobati, parroco di San Romano. La cooperativa Filo di Arianna ha ampia esperienza nel campo della salute mentale, da oltre 15 anni gestisce comunità terapeutiche-riabilitative, strutture assistenziali e appartamenti di residenzialità leggera dedicati a giovani e adulti che convivono con una sofferenza psichica da lieve a grave. Si occupa da alcuni anni, in collaborazione con la Fondazione IRCCS Policlinico di Milano, di servizi educativi rivolti a ragazzi nell'ambito di un progetto rivolto alle acuzie psichiatriche in adolescenza.

È la prima volta però che apre una comunità residenziale terapeutica - una vera e propria casa che diventa "luogo di cura" - dedicata a minori con disagio psichico. E' una Struttura Riabilitativa Terapeutica accreditata dall'ATS di Milano (ex ASL). Gli adolescenti ospitati saranno prevalentemente residenti milanesi, e un'attenzione particolare sarà dedicata a ragazzi già accolti in altre comunità simili, ma fuori dalla Lombardia, in modo da favorire dove opportuno l'avvicinamento a casa e al proprio territorio. I minori che troveranno accoglienza alla "Pani e Peschi" sono accomunati spesso da storie traumatiche o di carenze significative nell'ambito degli affetti e delle relazioni, oltre che da vissuti adolescenziali particolarmente sofferenti e resi più complessi dalla concomitanza di significativi disturbi della loro emotività e personalità che li portano a e comportamenti spesso pericolosi per sé. Proprio perché sono persone ancora in età evolutiva, spesso non hanno ancora strutturato un quadro clinico definito: la scommessa è proprio che il loro disagio psichico possa trovare un'adeguata compensazione e si possa evitare la cronicizzazione del disturbo.

La comunità può accogliere fino a 10 ragazzi contemporaneamente: il tempo di permanenza sarà diverso per ciascun ospite (da qualche mese a qualche anno) e sarà scandito secondo gli obiettivi di un progetto terapeutico riabilitativo individualizzato.I ragazzi saranno affiancati da medici psichiatri e neuropsichiatri, psicologi, educatori professionali, terapisti della riabilitazione psichiatrica, un terapista della neuropsicomotricità dell'età evolutiva, oltre a infermieri professionali e operatori socio sanitari. L'équipe degli operatori lavorerà con i ragazzi perché possano, dopo un percorso riabilitativo, rientrare in famiglia, anche costruendo una rete con il territorio (dalla scuola ai vari servizi che possano essere di supporto) e lavorando nel frattempo con la famiglia stessa perché acquisisca la consapevolezza e gli strumenti relazionali necessari. Laddove non sarà possibile un rientro a casa, i ragazzi saranno accompagnati verso soluzioni alternative, più o meno autonome a seconda dei loro bisogni, come comunità dedicate o appartamenti di Residenzialità leggera, che permettano loro il raggiungimento della maggior autonomia possibile e una adeguata integrazione sociale.

La comunità è strutturata su due piani: al piano terra la zona giorno con la cucina, un salottino per il relax e la tv, una grande sala da pranzo che potrà essere usata anche per i compiti e le attività. C'è una zona dedicata agli uffici del personale: la segreteria, gli uffici per i colloqui con psicologi e medici, per gli incontri con i familiari o per attività individuali. È presente anche una grande sala con un palcoscenico: uno spazio utile per attività laboratoriali e più fisiche. Al primo piano invece le camere dei ragazzi (quattro doppie e due singole) con i bagni e la stanza dell'operatore in turno per la notte. La casa e le sue infrastrutture sono state messe in sicurezza per garantire il contenimento e la protezione necessari. Il nuovo centro è stato aperto nell'ex oratorio di San Romano, proprietà della parrocchia e concessa in uso a Caritas Ambrosiana.