ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

Orto solidale della Croce rossa. Una mano a chi è in difficoltà

Nel terreno di 10mila metri quadrati un detenuto e un ex coltivano ortaggi che vengono distribuiti alle famiglie "Siamo parte di questo progetto, qui si assapora la libertà". E i volontari consegnano i prodotti ai bisognosi .

Orto solidale della Croce rossa. Una mano a chi è in difficoltà

Nel terreno di 10mila metri quadrati un detenuto e un ex coltivano ortaggi che vengono distribuiti alle famiglie "Siamo parte di questo progetto, qui si assapora la libertà". E i volontari consegnano i prodotti ai bisognosi .

Coltivare ortaggi può diventare uno strumento di riscatto sociale e una mano tesa verso le persone in difficoltà. Succede a Opera con l’orto solidale della Croce rossa. Si tratta di un terreno di 10mila metri quadrati ai piedi dell’abbazia di Mirasole, dove le verdure coltivate da un detenuto e un ex detenuto vengono poi distribuite a famiglie in condizioni di disagio.

E così, pomodori, zucchine, insalate e cipolle diventano un veicolo di solidarietà e vanno a corroborare un’iniziativa che perdura dal 2018 grazie alla collaborazione col carcere di Opera, il progetto Mirasole e la sezione lombarda della Confederazione agricoltori.

Mario Pititto, 79 anni, ex detenuto, ha iniziato a dedicarsi all’orto nell’ambito dei reinserimenti sociali stabiliti dall’articolo 21 del regime carcerario.

E da allora non si è mai fermato. "Un salto qui ce lo faccio tutti i giorni: è un progetto che sento mio - dice -. Le coltivazioni si alternano ciclicamente seguendo i ritmi della natura. È un’esperienza che si rinnova, ogni volta".

Ad affiancare Mario c’è Carlo D’Elia, 72 anni, che per hobby scrive racconti e poesie. Lo scorso giugno ha dedicato uno dei suoi testi ai 160 anni della Croce Rossa italiana. "Nell’orto assaporo serenità e libertà - spiega -. Il carcere deve avere uno scopo riabilitativo: progetti come questo dovrebbero essere replicati e ampliati, per includere quante più persone è possibile".

Ogni giovedì due volontari della Croce rossa, Antonella e il figlio 21enne Alberto, consegnano i prodotti dell’orto ai bisognosi di Opera. "In alcune famiglie ormai siamo di casa - raccontano -. C’è un bambino, in particolare, che ogni volta ci chiede di accendere le luci blu del mezzo col quale effettuiamo le consegne. Noi lo accontentiamo, s’intende".Il progetto prosegue anche grazie al contributo del Rotary Milano Concordia, che ha donato i fondi per poter acquistare le piantine dell’orto.