NICOLA PALMA
Cronaca

Ore 17.41, la prima Volante in via Antonini "C’è fumo al 15° piano". Poi l’evacuazione

Le fasi iniziali del rogo: i poliziotti guidano i residenti fuori dal condominio in fiamme. L’arrivo dei vigili del fuoco e la macchina dei soccorsi

di Nicola Palma

La Torre dei Moro sta fumando da cinque minuti: una nuvola nera sporca la parte alta della facciata bianca lato via Ferrari. Sono le 17.41 di tre giorni fa, e dai resoconti dei soccorritori, ora sul tavolo dei pm che stanno indagando sulle cause del maxi rogo, emerge la cronaca dei primi frenetici minuti. La Volante Mecenate sta pattugliando via Antonini in una domenica pomeriggio di fine agosto che di lì a qualche ora vedrà il rientro in città di migliaia di vacanzieri di ritorno. I due agenti si accorgono dell’incendio in corso al quindicesimo piano e danno immediatamente l’allarme alla centrale operativa della Questura, chiedendo l’ausilio di altre macchine (verranno raggiunti poco dopo dai colleghi della Volante Romana e della Baggio bis, quella di turno del commissariato Lorenteggio).

I poliziotti riescono a entrare nel grattacielo e risalgono di corsa le scale per raggiungere il maggior numero possibile di residenti. Dopo aver coordinato la discesa degli inquilini, che si sono già avvisati a vicenda via chat e con un provvidenziale porta a porta, provano a superare l’ottavo piano per accertarsi che non ci siano altri abitanti intrappolati, ma non c’è possibilità di proseguire senza l’attrezzatura adeguata: la temperatura è altissima, il fumo rende molto difficoltosa la respirazione. Così gli agenti decidono di scendere al piano terra per dare aiuto ai cittadini già evacuati, mentre i vigili del fuoco arrivati da via Darwin fanno il percorso inverso per continuare il lavoro di salvataggio e iniziare quello di spegnimento (che si concluderà solo all’alba del giorno dopo). In quel momento, gli agenti dell’Ufficio prevenzione generale capiscono che l’incendio ha rapidamente avvolto l’intero edificio: da lì scatta l’ulteriore comunicazione via radio per chiedere altri equipaggi. Sono le fasi più concitate, anche perché dall’alto iniziano a piovere pezzi di lamiera incandescente: la zona rossa viene recintata con i nastri per evitare che i passanti siano colpiti.

Pian piano si allarga il numero degli stabili da liberare, per pericolo concreto o semplicemente per precauzione: fuori dipendenti e clienti del negozio di giocattoli Toys al civico 34; fuori gli inquilini di via Antonini 32a e delle villette al civico 20, di via Verro 60, 62 e 66, di via Comisso 5. Nel frattempo, è partita la macchina dell’emergenza: sul posto le ambulanze e il personale sanitario di Areu, la polizia locale per presidiare gli accessi all’area e i tecnici della Protezione civile del Comune coordinati dal dirigente Cristiano Cozzi per accogliere gli sfollati e organizzare la sistemazione in albergo per chi di loro non può rivolgersi a familiari e amici. Ormai sono le 19, e la situazione è sotto controllo, anche se dovranno passare ancora tre ore prima che il sindaco Giuseppe Sala ufficializzi che l’impressionante rogo non ha provocato né morti né feriti. Nel parcheggio interno si contano tredici auto carbonizzate (di tre non si legge manco la targa) e due motorini completamente distrutti.