Abbiamo dati su 94 delle 100 opere previste dal Piano delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Milano Cortina 2026. Il 50% è in una fase precedente alla posa del primo mattone (progettazione o in gara), per un valore economico complessivo di 3,4 miliardi. Al momento sono concluse 6 delle 59 opere per cui la fine lavori è prevista entro il 4 febbraio 2026, circa il 10%.
È la sintesi del secondo report di monitoraggio civico presentato dalle 20 associazioni promotrici della campagna internazionale di monitoraggio Open Olympics 2026 per la trasparenza dei Giochi invernali. Secondo i dati disponibili sul portale “Open Milano Cortina 2026” sono 9 i soggetti attuatori così come le stazioni appaltanti; 340 le ditte tra aggiudicatarie e subappaltatrici direttamente ingaggiate per la realizzazione delle opere; le aziende e che ricorrono in più di un subappalto sono l’8% del totale.
La Lombardia e il Veneto, con oltre 1,3 miliardi di euro a testa, assorbono i maggiori investimenti economici, nonostante sia il Trentino a beneficiare di un numero maggiore di opere. Attraverso l’analisi dei dati, la rete Open Olympics 2026 rinnova quattro “domande civiche”: il conteggio effettivo dei progetti; la trasparenza sulle fonti di finanziamento e sulle spese; le emissioni; chiarimenti su come evitare di scaricare i costi su ambiente e lavoro.
"Il nostro obiettivo – concludono le associazioni della Rete – resta uno soltanto: fare delle XXV Olimpiadi e Paralimpiadi italiane del 2026 un esempio di trasparenza e un’autentica festa dello sport, per tutte e tutti".