
"Ridare credibilità alla giustizia" in un periodo in cui lo Stato "ci chiede uno sforzo collettivo" per ridisegnarne l’organizzazione. Sono le parole pronunciate ieri durante la cerimonia di insediamento del neo presidente della Corte d’appello Giuseppe Ondei. Il magistrato, che conta "sulla leale e fattiva collaborazione" dei colleghi, degli avvocati e del personale amministrativo "perché solo in un contesto di sinergia e di entusiasmo sarà possibile conseguire risultati", tra i suoi obiettivi ne ha in particolare indicato uno. "Il Palazzo di Giustizia - ha sottolineato - deve diventare un luogo nel quale il cittadino entra con fiducia perché si sente protetto, tutelato nei propri diritti e se imputato, tutelato nella sua dignità di uomo".
Alla cerimonia hanno assistito, tra gli altri, tutti i responsabili degli uffici giudiziari milanesi mentre il giudice Rosa Luisa Polizzi ha dichiarato Ondei "immesso nelle sue funzioni" auspicando che con "le sue capacità di relazione, professionali, organizzative ed umane faccia in modo che" quella di Milano continui ad essere "una Corte virtuosa". Due settimane fa il Csm si spaccò sulla nomina di Ondei, 60 anni. Dopo una lunga discussione prevalse per pochi voti rispetto al suo diretto concorrente Massimo Terzi, attualmente presidente del tribunale di Torino.