La Procura di Lodi ha disposto il giudizio immediato per l’unico attuale indiziato per l’omicidio del commercialista di Melegnano Antonio Novati, 74 anni, che il 20 aprile scorso era stato ritrovato senza vita, trafitto da undici coltellate, nella sua auto abbandonata nei campi tra Lodi e Massalengo (Lodi). All’esito delle indagini dei carabinieri del nucleo investigativo provinciale di Lodi e del Ris di Parma è stato imputato un agricoltore di Lodi, Francesco Vailati, 61 anni, che dal 22 aprile scorso è sottoposto a custodia cautelare in carcere per omicidio volontario. L’agricoltore si è sempre detto non colpevole e all’ultimo interrogatorio, tenuto nelle scorse settimane dal Procuratore della Repubblica di Lodi Maurizio Romanelli, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Agli inquirenti risulta che, nelle ore precedenti il ritrovamento del cadavere, il commercialista si sarebbe presentato nella cascina di Vailati a Lodi, per conto del proprio figlio che era custode giudiziario della cascina stessa, notificandogli che avrebbe dovuto liberare l’immobile, dato che era stato venduto all’asta, a seguito di un importante mutuo che Vailati non aveva onorato. Antonio Novati era molto conosciuto a Melegnano, dove abitava e aveva fondato uno storico studio di consulenze fiscali. La notizia della sua drammatica scomparsa ha scosso profondamente l’opinione pubblica, suscitando incredulità e tristezza. Professionista apprezzato, il 74enne era descritto da chi lo conosceva come una persona mite e corretta. A.Z.
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