MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Uccide il compagno: “Volevo mettere fine al dolore di entrambi”. Prima ha cercato di strangolarlo col cavo del cellulare poi le coltellate e il soffocamento

Arresto convalidato per Antonia Nunzia Mancini, ex infermiera di 64 anni che la notte di Ferragosto ha confessato di aver ucciso Vincenzo Ferrigno, di 73, costretto a letto dopo aver avuto diversi ictus

Nunzia Antonia Mancini e il compagno Vincenzo Ferrigno

Nunzia Antonia Mancini e il compagno Vincenzo Ferrigno

Milano – Il gip di Milano Cristian Mariani ha convalidato l’arresto pluriaggravato e disposto la misura cautelare in carcere per Antonia Nunzia Mancini, la sessantaquattrenne ex infermiera che la notte di Ferragosto ha confessato di aver ucciso il compagno Vincenzo Ferrigno, di 73, che era costretto a letto dopo aver avuto diversi ictus. La donna è stata arrestata dalla polizia dopo che lei stessa ha chiamato il 112. “Non ce la facevo più a prendermi cura di lui”, ha detto per motivare il suo gesto.

Gli agenti dell’Ufficio prevenzione generale della Questura hanno trovato Ferrigno nel letto, in un lago di sangue, nel suo appartamento al secondo piano di via Pomposa 5, al quartiere Corvetto, dove viveva con la compagna. Ieri la donna si è avvalsa della facoltà di non rispondere nell’udienza di convalida al carcere di San Vittore rimettendosi a quanto già detto nell’interrogatorio in Questura con il pm Maria Cristina Ria. In base a quanto appreso, ha rivelato di aver sentito la sera del 14 agosto l’istinto di uccidere il marito malato così da porre fine al dolore di entrambi. Non è chiaro se il gesto sia stato preceduto da una lite. Una testimone ha riferito di aver sentito delle grida d’aiuto pronunciate da una voce femminile poco prima che la donna chiamasse il 112, ma pare improbabile una eventuale reazione a un attacco, perché Ferrigno è stato trovato a letto, in un lago di sangue.

Secondo quanto ricostruito, la donna ha prima cercato di strangolarlo attorcigliandogli il cavo del telefono attorno al collo. Poi lo ha colpito con almeno 10 fendenti all’addome. L’uomo avrebbe cercato di proteggersi e lei a quel punto lo avrebbe ucciso soffocandolo con un cuscino. La posizione in cui il settantatreenne è stato trovato lascia pensare abbia cercato di spostarsi. Vincenzo Ferrigno, originario di Napoli, era stato l’edicolante in piazza Gabriele Rosa.

La convivenza con Antonia andava avanti da oltre 40 anni, i due non si erano mai sposati e avevano avuto un figlio che vive in un’altra regione. Chi conosceva la coppia, la ricorda come molto unita. Nei confronti della donna, accusata dell’omicidio aggravato dal vincolo della convivenza e dalla minorata difesa in cui versava il compagno, è stato riconosciuto, oltre il rischio di reiterazione del reato, anche il pericolo di inquinamento probatorio. Il coltello da cucina e le forbici usate sono state ritrovate pulite dai poliziotti dell’Ufficio prevenzione generale della questura. Nel confronto con il pm, Mancini avrebbe spiegato di avere sofferto in passato di problemi psichici e di essere stata in passato in cura in un Cps. Nell’ultimo periodo avrebbe interrotto l’assunzione di psicofarmaci.