Omicidio nel carcere di Opera: il litigio per la tv, le botte e lo strangolamento. “Massari totalmente pericoloso”

Milano, convalidato l’arresto di Domenico Massari per l’aggressione mortale al compagno di cella Antonio Magrini

L'ingresso del carcere di Opera. A destra, Domenico Massari

L'ingresso del carcere di Opera. A destra, Domenico Massari

Milano, 22 aprile 2024 – Domenico Massari, 58enne arrestato nei giorni scorsi per l'omicidio del compagno di cella Antonio Magrini nel carcere di Opera, dove sta scontando l'ergastolo per avere ucciso ex moglie, è un “soggetto totalmente pericoloso”. Lo scrive il gip di Milano Luca Milani, nell'ordinanza di convalida dell'arresto e di applicazione della custodia cautelare in carcere per omicidio volontario aggravato, sottolineando “l'efferatezza” del delitto “sproporzionata rispetto alle ragioni a sostegno del gesto”.

Nell'interrogatorio davanti al gip, Massari ha confermato la versione fornita subito dopo il delitto, spiegando di "aver nutrito astio” nei confronti del compagno, che si trovava in carcere per questioni di droga, “per ragioni legate all'utilizzo della televisione e della pulizia della cella”. Quest'ultimo lo avrebbe anche “minacciato”.

Venerdì sera, in particolare, il 58enne si trovava disteso sulla parte superiore del letto a castello, mentre Magrini era in quella inferiore. Massari avrebbe allungato il braccio, facendolo penzolare e il compagno di cella glielo avrebbe spinto. Da lì, stando a quanto descritto “lucidamente” dall'indagato, è scattata l'aggressione.

La vittima, dopo essere caduta a terra all'indietro, è stata strangolata con i lacci delle scarpe e una cintura dell’accappatoio, poi colpita con calci alla gola e infine anche con un bastone, che successivamente si è rotto in due pezzi e gli è stato infilato in gola.

Il 13 luglio 2019 Massari uccise la ex moglie Deborah Ballesio con 6 colpi di pistola, mentre lei cantava al karaoke nei bagni Aquario di Savona. Nella sparatoria rimasero ferite anche tre persone, tra le quali una bambina, fortunatamente in modo non grave. Dopo l'omicidio l'uomo fuggì per poi consegnarsi il giorno seguente al carcere di Sanremo.

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