
Tassa rifiuti, "il 20% di aziende e negozi non pagano. Adesso basta". Pronto e votato il primo regolamento comunale...
Tassa rifiuti, "il 20% di aziende e negozi non pagano. Adesso basta". Pronto e votato il primo regolamento comunale ufficiale per il "recupero morosità" delle utenze non domestiche. Con chi non paga, pugno di ferro: notifica e avvio del procedimento, trenta giorni per “mettersi a posto”. In caso di inottemperanza sospensione della licenza per un mese; dopo altri trenta giorni, e senza alcun segnale di fumo, revoca definitiva di licenze o concessioni. "Non siamo - così dice la sindaca Ilaria Scaccabarozzi (nella foto) - quel genere di Amministrazione che si volta dall’altra parte. Coloro che non pagano le tasse comunali sono sempre gli stessi. E tollerare ciò è uno schiaffo a tante aziende che pagano. I soldi che recupereremo vedremo di farli arrivare in qualche modo a loro".
Semaforo verde in aula, anche dai banchi di opposizione, seppure con molte richieste di chiarimento, modifica e integrazione. Da parte di qualcuno addirittura l’imput ad "appesantire": "Sarebbe buona cosa - così Walter Baldi - rendere pubblici i nomi dei morosi. Pensateci". È stata la sindaca a elencare i numeri in premessa. Nel 2022 non avevano pagato la Tari, parliamo sempre di utenze non domestiche, quindi aziende e attività commerciali, il 12,46% degli interessati, per una perdita in bilancio di 96mila euro circa. Nel 2023 la percentuale dei "non paganti" è salita al 16,45%, nel 2024 al 20,43. "Abbiamo fatto un’analisi a latere - così, pungente, la sindaca - e verificato che i nomi di chi non paga son sempre quelli. Tornano anno dopo anno. Quindi è un’abitudine. Ed è un’abitudine sbagliata e ingiusta". M.A.