Violenza sessuale, il racconto: "Così sono sfuggita alla trappola di Omar Confalonieri"

Il primo ottobre 2021 la donna rifiutò l’invito a raggiungerlo a casa. Il giorno dopo l’agente immobiliare violentò una delle vittime

Omar Confalonieri, immobiliarista con uffici in Montenapoleone

Omar Confalonieri, immobiliarista con uffici in Montenapoleone

Milano, 10 luglio 2022 - Ci ha provato pure con lei . Anche Giovanna (nome di fantasia) ha seriamente rischiato di finire nella rete di Omar Confalonieri. La proposta di lavoro per attirarla in trappola, i messaggi in tarda serata e gli inviti pressanti a raggiungerlo a casa sua. Lei ha rifiutato con decisione, e solo qualche giorno dopo si è resa nota del grave pericolo corso. Sì, perché a 24 ore esatte da quel tentativo andato a vuoto, l’agente immobiliare con uffici in via Montenapoleone riuscì a irretire un’altra donna, portando a termine, secondo le accuse, il suo perfido disegno: la attirò col marito in un bar di Settimo Milanese con la scusa di dover chiudere un affare, la drogò con uno Spritz alle benzodiazepine e ne abusò davanti alla figlia.

Era il 2 ottobre 2021, e dopo circa un mese, il 5 novembre, il quarantottenne fu arrestato dai carabinieri con l’accusa di violenza sessuale, per poi essere condannato in abbreviato a 6 anni e 4 mesi di reclusione. Due giorni fa, a valle della seconda tranche di indagini scattata dopo il primo episodio, i militari della Compagnia di Corsico e del Nucleo investigativo di Milano gli hanno notificato a San Vittore una nuova ordinanza di custodia cautelare per altri cinque episodi identici a quello di nove mesi fa. Nel provvedimento di 50 pagine, il gip Stefania Pepe cita anche lo stralcio della richiesta di arresto dell’aggiunto Maria Letizia Mannella e del pm Alessia Menegazzo in cui si dà conto di quanto successo a Giovanna, parlando di "ulteriori condotte anomale". Condotte che ovviamente non sono state contestate a Confalonieri (il raid non si è per fortuna concretizzato), ma che servono a tratteggiare il profilo di un predatore seriale. Ecco la ricostruzione. Nel corso dell’inchiesta-bis, che ha portato i segugi dell’Arma a contattare più di 200 donne che nel tempo hanno avuto a che fare col quarantottenne, emerge la storia di due donne, Giovanna e la figlia. Conoscono dal 2017 l’uomo e la moglie Alessandra Rossa (a sua volta indagata come presunta complice del marito in due dei cinque casi contestati nelle ultime ore e destinataria della misura dell’obbligo di presentazione bisettimanale alla polizia giudiziaria), ma nella primavera del 2021 il rapporto si fa più stretto: la coppia ingaggia la ragazza come baby sitter del figlio neonato.

Confalonieri non perde tempo, e appena ne ha l’occasione fa complimenti espliciti alla giovane: "Il tuo ragazzo ci aveva visto giusto con te a voler fare quattro figli, sei bellissima". Di più: mentre Chiara (nome di fantasia) è impegnata ad accudire il bambino, l’agente immobiliare le scatta foto e la riprende col cellulare. Finita? No, perché qualche mese dopo è la mamma a finire nel mirino. Confalonieri sa che il marito di lei è spesso impegnato fuori città per lavoro, e così ne approfitta a fine settembre per "agganciarla", offrendole un lavoro in un’agenzia di recupero crediti. Il primo ottobre, il quarantottenne scrive a Giovanna, confermandole di aver contattato il fantomatico "amico dell’agenzia" e chiedendole l’orario di rientro a casa. A quel messaggio, la donna risponde "che avrebbero potuto discutere del lavoro quando voleva". Alle 17.26, Confalonieri la chiama per dirle che avrebbe esaminato il suo curriculum, per poi rifarsi vivo alle 23.25 con un sms: "Mi sa che stai già dormendo...". La donna prova a contattarlo e viene richiamata qualche minuto dopo: lui parla a voce alta nonostante sia quasi mezzanotte, come se volesse far capire all’interlocutrice che moglie e figlio non sono in casa. Chiede con insistenza a Giovanna di raggiungerlo nel suo appartamento per apportare alcune correzioni al curriculum, precisando che "la moglie non era in casa perché non stava bene e che si trovava dalla madre con il bambino". Tuttavia, la donna, considerato "l’orario tardo e l’assenza della moglie", rifiuta l’invito.

Quella decisione l’ha quasi certamente salvata da un agguato sessuale: "La condotta posta in essere dall’indagato porta a ritenere che anche in tale occasione Confalonieri ha cercato di attirare nella propria abitazione la vittima prescelta all’evidente scopo di porre in essere nei suoi confronti abusi di natura sessuale". L’ipotesi è avvalorata pure da un’altra circostanza, decisamente più inquietante col senno di poi: il giorno dopo quel tentativo fallito, il 2 ottobre 2021, Confalonieri drogò due coniugi con un aperitivo "corretto" col farmaco Minias, riuscì a entrare nella loro abitazione e abusò ripetutamente della donna (come immortalato dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza installate sui balconi), incurante della presenza della figlia di pochi mesi della coppia.

 

 

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