Milano, 16 ottobre 2026 – Olimpiadi di Milano-Cortina con una ramificazione all’estero. È quanto si profila dopo che il presidente del Coni Giovanni Malagò ha annunciato che la nuova pista da bob di Cortina d’Ampezzo non verrà costruita nel centro sulle Dolomiti. La comunicazione è stata data nel corso della sessione del Comitato olimpico internazionale in corso a Mumbai, in India.
Comunicazione dal governo
Per le gare di bob, slittino e skeleton dell’evento a cinque cerchi in programma nel 2026 si dovrà, quindi, cercare una soluzione all’estero. Malagò - si è appreso - ha reso noto di aver avuto in questo senso la comunicazione dal Governo che non c'era più l'intenzione di andare avanti con il progetto per la nuova pista. Sulla comunicazione c'è stata la condivisione da parte del Cio.
Esultano gli oppositori
Nei giorni scorsi gli oppositori al progetto, che consideravano la pista un’opera “insostenibile” per l’ecosistema ma anche sul fronte economico, erano scesi in piazza a Cortina d’Ampezzo per manifestare la loro contrarierà alla realizzazione della pista. Fra le ipotesi in campo per
la “sostituzione in corsa” c’ è Innsbruck: nella città tirolese esiste già un impianto che – a detta del sindaco Georg Willi – attraverso una riqualificazione potrebbe ospitare le gare di bob e delle altre discipline simili in programma nel calendario olimpico.Il sindaco Sala
Sullo stop alla pista di Cortina è intervenuto anche il sindaco Giuseppe Sala: “Capisco il provvedimento, non è contemporaneo spendere per un’opera che poi non viene utilizzata. Con rispetto per Cortina capisco la decisione di trovare un’alternativa. Se fosse Sankt Moritz ci permetterebbe di risparmiare, tenendo aperta la Forcola si andrebbe a creare un unico villaggio olimpico a Livigno, dettaglio che consentirebbe di ottenere un notevole risparmio”.
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