Milano-Cortina 2026, legge Olimpica in dirittura d’arrivo

Vertice tra Governo, Regioni e Comuni: il provvedimento arriverà settimana prossimo in Consiglio dei ministri

La snowboarder Michela Moioli e la sciatrice Sofia Goggi

La snowboarder Michela Moioli e la sciatrice Sofia Goggi

Milano, 16 gennaio 2020 - Quella in arrivo dovrebbe essere la settimana della Legge Olimpica. Salvo sorprese, il provvedimento quadro dei Giochi Invernali di Milano e Cortina, in programma nel 2026, approderà giovedì prossimo in Consiglio dei ministri per poi concludere l’iter di approvazione entro marzo. Questo è quanto emerso dal vertice tenutosi ieri a Palazzo Chigi tra tutte le istituzioni protagoniste della missione a cinque cerchi: Vincenzo Spadafora, ministro per lo Sport, Giovanni Malagò, presidente del Coni, Luca Pancalli, presidente del del Comitato Italiano Paralimpico, quindi il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, il vicesindaco di Cortina, Luigi Alverà, il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, il dirigente della Regione Veneto, Maurizio Gasparin, il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti e il presidente della Provincia Autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher. Piaccia o no, le Olimpiadi tricolori hanno già accumulato un ritardo: la Legge Olimpica, infatti, avrebbe dovuto vedere la luce entro fine dicembre. La conclusione dell’iter entro marzo consentirà comunque di evitare grane con il Comitato Olimpico Internazionale (Cio). 

Il vertice di ieri è servito per un confronto tra bozze: quella messa a punto dal ministero e quelle degli enti locali. Un confronto che proseguirà a distanza già da oggi in modo da trovare la quadra entro settimana prossima. I punti sensibili del provvedimento sono tre. Il primo è quello sulle garanzie da offrire al Cio sull’organizzazione dell’evento e ad offrirle saranno tutte le istituzioni coinvolte, dal Governo ai Comuni passando per le due Regioni. Il secondo punto è quello relativo alle deroghe per sveltire procedure, appalti e cantieri. In merito c’è un modello di riferimento e un problema da risolvere. Il modello è la legge sugli stadi, il problema è armonizzare le norme della Regione Lombardia e quella della Regione Veneto in fatto di valutazioni ambientali, ovvero: Via e Vas. Terzo ed ultimo punto è la costituzione della «Giochi Olimpici e Paralimpici 2026 Spa», l’agenzia partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze che provvederà proprio ad appalti e cantieri. Per ora, a detta di tutti, il clima è positivo.

«Sono contento della collaborazione e della condivisione dimostrata da tutti. L’obiettivo – sottolinea il ministro – è sottoporre la Legge Olimpica al Consiglio dei Ministri al più presto, in modo da sviluppare i seguiti necessari in armonia coi prossimi appuntamenti del Cio previsti a marzo. Nel frattempo anche la Fondazione entrerà nella piena operatività». «C’è un impegno comune e condiviso per arrivare entro marzo a raggiungere gli obiettivi della Legge Olimpica e dell’operatività della Fondazione e dell’Agenzia – conferma il governatore Fontana – Un confronto positivo per proseguire verso la vera e propria fase organizzativa dei Giochi Olimpici».  

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