Olimpiadi 2026, Malagò: candidatura congiunta Cortina-Milano-Torino

Il numero uno del Coni: "Non ci sarà una città capofila". Sala e Fontana: "Serve governance chiara e definita"

Olimpiadi 2026,  Milano candidata

Olimpiadi 2026, Milano candidata

Milano, 31 luglio 2018 - "La commissione del Coni indica come strada da seguire e come auspicio la possibilità di una candidatura congiunta con le tre città di Cortina, Milano e Torino, per far sì che ci sia una vera candidatura italiana, del Paese, senza una città capofila". Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, al termine dell'ultima riunione della Commissione di valutazione sulla candidatura italiana ai Giochi Olimpici invernali del 2026, alla vigilia della seduta del Consiglio nazionale del Comitato Olimpico che dovrà indicare la soluzione tra le città di Cortina, Milano e Torino. La scelta da parte del Cio su quale Paese ospiterà l'Olimpiade del 2026 è prevista nel settembre del 2019, quando a Milano si terrà la sessione del Comitato Olimpico Internazionale. 

MALAGO' - "Nella nostra proposta - ha aggiunto Malagò - non ci sarà una citta capofila: è una novità assoluta nella storia del processo delle candidature e abbiamo ottenuto dal Cio la possibilità di avere un riscontro di pari dignità su questa ipotesi".  La strada indicata è quella di una possibile candidatura a tre e "il governo è stato messo al corrente dell'ipotesi" ha aggiunto il numero uno del Coni. "Le citta' (Cortina, Milano e Torino, ndr) saranno co-firmatarie" della candidatura: "E' una cosa molto bella e importante - ha concluso Malagò - Abbiamo fatto un capolavoro della diplomazia nel rispetto di tutte le candidate, cercando di non scontentare nessuno e valutando il rapporto costi-benefici. In assoluto questa è l'ipotesi che costa meno, perché abbiamo cercato di prendere il meglio delle opportunità presentate da ciascuna città. Una candidatura così avrebbe molte più chance di vittoria finale".

SALA - Il sindaco di Milano Beppe Sala, pur condividendo lo spirito delle parole di Malagò ha ribadito "la necessità di una chiara identificazione della governance della candidatura. L'esperienza in Expo mi ha insegnato quanto sia fondamentale per il rispetto dei tempi e per la qualità del progetto una precisa identificazione delle responsabilità della gestione del processo di candidatura e poi, auspicabilmente, della realizzazione. Milano vuole essere un'opportunità per le Olimpiadi italiane, nella consapevolezza che un'impresa del genere è gestibile solo con scelte precise".

FONTANA - Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana fa eco a Sala: "Apprezziamo gli sforzi del Coni per raggiungere una condivisione di intenti da parte di tutti gli attori in campo. Siamo però fortemente convinti che per centrare il traguardo finale sia necessaria una forte capacità di governance in capo a un soggetto ben chiaro e definito"

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