SANDRO PUGLIESE
Cronaca

Olimpia-Melli, matrimonio in crisi?. Il capitano non ha ancora firmato

Uno dei nodi è la convivenza con coach Messina. "Il nostro rapporto a volte è stato persino distruttivo"

Olimpia-Melli, matrimonio in crisi?. Il capitano non ha ancora firmato

Nicolò Melli cuore di capitano. Se una delle istantanee dello scudetto del 2014 rimane l’urlo del giovane Melli dopo aver catturato un rimbalzo nel finale, quella dello scudetto del 2024 è quella di un capitano che sussurra le parole giuste al bomber Shields nel momento di difficoltà e lo aiuta a sbloccarsi. Otto stagioni in due differenti momenti, ma un comune denominatore, la vittoria con l’Olimpia. "Sono davvero molto contento, non ho mai avuto la sensazione che questo non fosse un gruppo unito, durante l’anno mi è dispiaciuto che questo non sia sempre stato tradotto in risultati. Abbiamo lavorato tanto insieme, capito i nostri errori in modo propositivo, abbiamo fatto dei playoff in crescendo e raggiunto l’obiettivo".

L’altro gesto che rimarrà impresso di questo scudetto è stato aver coinvolto Kyle Hines nell’alzare la coppa: "Penso che Hines, insieme a Rodriguez e Datome abbiano cambiato in questi anni il modo in cui viene raccontata l’Olimpia in tutta Europa. Tutti loro in questi anni avevano alzato trofei, mi sembrava giusto che Kyle potesse avere anche lui questo momento. Non so le sue decisioni per il futuro, ma è giusto che nel corridoio del Forum per sempre ci possa essere una foto di lui con una coppa in mano". Gesto da capitano vero, eppure non è così certo il suo futuro in biancorosso, perchè il contratto dell’ala del 1991 è in scadenza al 30 giugno e ancora non è arrivato il rinnovo. Da una parte e dall’altra ci si dice di voler continuare, ma le firme non ci sono ancora eed ecco la ridda di voci che vedono anche l’ala verso una nuova avventura all’estero. A breve, però, dovrebbe sbloccarsi qualcosa in un senso o nell’altro, non oltre la discesa in campo della Nazionale che dal 2 luglio, a Portorico, cercherà l’accesso alle Olimpiadi. Il rapporto con coach Messina è uno dei nodi:

"Il nostro rapporto a volte è stato persino distruttivo, ma entrambi miriamo al bene di questa società. Il coach ha le sue idee, io ho le mie, e ognuno di noi ha le proprie visioni: a volte coincidono, altre volte sono diverse. Ettore esprime chiaramente le sue opinioni, e io non sono certo da meno. Tuttavia, tutto è orientato al bene del team, perché alla fine non vince solo uno di noi, ma vinciamo tutti insieme". E quando le visioni coincidono si cambiano persino le serie di finale, come testimonia l’aneddoto sulle gare contro la Virtus giocate al Forum: "Avevo chiesto al coach di marcare Shengelia per due motivi, è stimolante giocare contro un avversario così e questo dava modo anche a Mirotic di essere un po’ più fresco in attacco dove lui è straordinario. Abbiamo vinto perchè tutti abbiamo fatto qualcosa in più, non è stata la chiave, ma ha dato una mano".