Alessandro Luigi Maggi
Cronaca

Le Olimpiadi invernali sfrattano l’Olimpia Milano dal Forum. Dove giocheranno le Scarpette Rosse?

Risiko dei Palasport in vista dei Giochi Olimpici del 2026. Senza palazzetto di Assago il club di basket dovrà riorganizzare il calendario includendo più arene

Shavon Shields, A7 Emporio Armani Olimpia Milano

Shavon Shields uno dei due capitani dell’Olimpia Milano campione d’Italia in carica. Sono 31 titoli nazionali vinti

Milano – La Milano dei Palasport: un tema sempre attuale. Il PalaItalia che, prima di nascere, è considerato “non a norma” dal CONI per l’Hockey su ghiaccio, ovvero una delle specialità che dovrebbe accogliere alle Olimpiadi Invernali del 2026. Lo storico palazzo di Lampugnano, per l’epica PalaTrussardi nonostante i tanti cambi di nome, che sarà raso al suolo per lasciar spazio ad un complesso di case popolari. E infine due cuori sempre pulsanti: l’Allianz Cloud, il PalaLido rinnovato dopo lunga gestazione, e il Forum d’Assago, da quest’estate sponsorizzato Unipol, in piedi dal 1990. All’orizzonte un inizio di 2026 infuocato, con l’evento a cinque cerchi ad affollare città e calendari. Serve fare ordine.

Il PalaItalia è un’astronave che si sta posando sulla zona di Santa Giulia: 15.000 posti a sedere, strutturazione avveniristica e imponente per un grande evento sportivo che all’Italia manca da Torino 2006. Ma Milano-Cortina ha bisogno anche di altro, ovvero del Forum d’Assago. I tempi paiono oggi ancora distanti, ma non è così: si parla della prossima stagione sportiva. Da metà dicembre 2025, a febbraio 2026 (le Olimpiadi sono dal 6 al 22) anche la struttura di Assago passerà in uso ai Giochi Olimpici. Peccato che qui abbia sede, e campo da gioco, l’Olimpia Milano, ovvero il club di basket più vincente d’Italia in quanto a titoli nazionali, e il terzo per seguito per pubblico dopo Milan e Inter. Per dare un’idea del bagaglio che le “scarpette rosse” si portano dietro, parliamo di una decina di partite casalinghe da ricollocare, tra Serie A e l’EuroLeague.

Interpellato sull’argomento nei giorni scorsi, il general manager dell’Olimpia, Christos Stavropoulos, ha commentato così: “La nostra preoccupazione principale riguarda i tifosi, per quanto non si possa che essere felici che un evento simile si tenga a Milano. Stiamo cercando la soluzione migliore, dovremo adeguarci ma, lo ribadisco, la nostra prima preoccupazione è accontentare i nostri tifosi”.

Adeguarsi, sì. Il club ha avuto, nella scorsa stagione, una media presenze di 9.014 persone in campionato e 10.203 in EuroLeague. L’Allianz Cloud, la destinazione più logica, ha capienza da 5.420 posti. Ma attenzione. Qui giocano l’Urania, A2 maschile di pallacanestro, il Power Volley, A1 maschile di volley, e il VeroVolley di Paola Egonu, femminile. Quest’anno, entrambe le formazioni di pallavolo giocano in Champions League. Un calendario sovraffollato, da riorganizzare, includendo altre arene. Guardiamo il presente. Capita che il Powervolley chieda saltuariamente spazio al Centro Pavesi di via de Lemene. Mentre il Vero Volley si appoggia spesso per l’infrasettimanale sull’Arena di Monza, a patto che non sia in contemporanea con la squadra calcistica di Serie A. In Brianza, c’è poi il PalaDesio, 6.700 posti, casa della Pallacanestro Cantù. La soluzione non sarà semplice.