Occupato il liceo Russell Effetto domino sulle scuole

Gli studenti puntano il dito su un "modello sbagliato" di insegnamento: "Catapultati in una dimensione che si preoccupa solo di piani ministeriali"

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MILANO

Continua l’effetto domino: da gennaio sono 24 le scuole finite nelle mani degli studenti. Dopo il blitz di lunedì allo Scientifico eonardo, nella mattinata di ieri gli studenti del liceo Russell si sono impossessati della scuola. Se al Leonardo le ragioni che hanno spinto l’occupazione erano interne e riguardavano il loro rapporto con la dirigenza e lo scioglimento del consiglio d’istituto, al Russell lo slogan è: "Questo modello di scuola ci sta uccidendo" e il dito è puntato verso Roma. Gli studenti si sono trovati intorno alle 7 del mattino all’esterno del liceo di via Gatti in zona Niguarda quando, sfruttando l’ingresso del personale, si sono intrufolati all’interno della scuola. Una volta dentro hanno atteso l’arrivo dei loro compagni e votato in assemblea la scelta di occupare la scuola. Gli alunni hanno denunciato di essere "arrivati al limite della sopportazione di un sistema scolastico che nel post-pandemia, come mai prima d’ora, ha fatto sentire le proprie fallacità, che si sono ripercosse sul benessere psicologico della popolazione studentesca". Dopo le trattative i ragazzi hanno deciso di rimanere all’interno del liceo fino a sabato mattina.

"Siamo stati catapultati in una dimensione estraniante di scuola che si occupa solo di impartirci ciò che viene richiesto dai piani ministeriali senza interpellarsi minimamente su quali effetti e quali necessità avessero causato in noi due anni di stato di emergenza" hanno continuato all’interno di una nota. I docenti possono entrare "ma non garantiamo lezioni – ha sottolineato Andrea Cutrera -. I professori potranno aiutare gli studenti in aule studio". Gli alunni chiedono: un supporto psicologico a scuola costante e accessibile ai minorenni anche senza la richiesta del permesso dei genitori, la valorizzazione dell’educazione sessuale e l’apertura della scuola nelle ore pomeridiane "per dare spazio ad attività di vario genere o semplicemente come luogo di ritrovo e confronto libero per tutti". "Vogliamo rilanciare la socialità nelle nostre scuole – ha ribadito Cutrera -. Il Russell non occupava da anni, la situazione ci ha spinti a farlo. Abbiamo compagni che tra diversi piani non si sono mai visti in faccia". E ancora: "Serve un piano concreto per il rilancio dell’edilizia scolastica, le scuole non possono caderci addosso. Questo dev’essere un impegno inderogabile". Federico Dedori

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