MARIA RITA
Cronaca

Nuove famiglie e scuola. Serve uno scatto

Maria Rita Parsi analizza le diverse tipologie di famiglie presenti in Italia e sottolinea l'importanza della scuola come ponte tra famiglia e società, richiedendo investimenti adeguati e metodologie efficaci.

Nuove famiglie e scuola. Serve uno scatto

Maria Rita Parsi analizza le diverse tipologie di famiglie presenti in Italia e sottolinea l'importanza della scuola come ponte tra famiglia e società, richiedendo investimenti adeguati e metodologie efficaci.

Parsi

La famiglia è la prima “agenzia-risorsa” affettiva, educativa, di accoglienza, di cura, di guida per chi viene al mondo e, suo malgrado, è chiamato a far parte della comunità umana del Paese in cui nasce. È opportuno valutare con quale modalità, oggi, in Italia, quei nuclei familiari si formano, si sviluppano, si consolidano , si sfaldano. Già con il libro “Se non ti amo più” ovvero “Quando lasciarsi bene diventa una risorsa anche per i figli” (Mondadori, 2017) avevo sottolineato elencandole, le “varianti” familiari connesse alle trasformazioni in atto nelle “nuove famiglie”. Alle “famiglie tradizionali”, da considerarsi ormai un 20% in rapporto alle altre, avevo aggiunto “le famiglie allargate”, ovvero i nuovi nuclei, spesso con nuovi figli che si formano dopo la separazione e/o il divorzio degli ex coniugi. E, ancora, le “famiglie monoparentali”, con un solo genitore, “le famiglie affidatarie”. E, di seguito, le famiglie “adottive”, quelle “interetniche” per le quali la mediazione e l’integrazione tra culture diverse è fondamentale. E, infine, le “famiglie arcobaleno” laddove i coniugi sono dello stesso sesso. A queste realtà, così complesse, articolate, delicatissime che la scuola, seconda agenzia educativa deve far fronte e, anzitutto, provvedere ai minori che da queste realtà familiari provengono e , fin dal nido, frequentano la scuola. E farlo in modo adeguato, opportuno, altamente competente, contenitivo, legale, contemporaneo. E, come abbiamo ribadito nel libro “Il Decalogo della Scuola al Centro”, in uscita a ottobre, è la scuola a dover essere il ponte tra la famiglia e il sociale. È sulla scuola che è necessario puntare, combattendo con fermezza ogni ritardo dei notevoli, decisivi investimenti economici di cui ha bisogno ed ogni ogni inadeguata, superata, disfunzionale metodologia negli interventi psicopedagogici e culturali.