MASSIMILIANO SAGGESE
Cronaca

Noviglio, caos mezzi pubblici: “Paghiamo l’abbonamento ma gli autobus non ci sono”

I sindaci del Sud Milano in piazza con i pendolari contro i tagli delle corse. La denuncia: "C’è chi salta il lavoro o deve farsi accompagnare a scuola"

I sindaci del Sud Milano in piazza con i pendolari contro i tagli delle corse. La denuncia: "C’è chi salta il lavoro o deve farsi accompagnare a scuola".

I sindaci del Sud Milano in piazza con i pendolari contro i tagli delle corse. La denuncia: "C’è chi salta il lavoro o deve farsi accompagnare a scuola".

"Il Sud Milano è trattato come il Quadrilatero della M… per trasporti e servizi". Parole forti quelle dei manifestanti che ieri mattina hanno preso parte alla protesta organizzata dai 13 sindaci dei comuni del Sud Milano, diventati 14 con l’adesione di Besate. La mobilitazione è nata in risposta ai continui tagli delle corse dei pullman diretti a Milano e a Pavia. Insieme agli amministratori tantissimi pendolari si sono radunati lungo la SP 30 vicino alla fermata della rotonda di Santa Corinna, per un sit-in pacifico, ma dai toni accesi. Ogni giorno, decine di corse vengono tagliate dall’azienda dei trasporti, costringendo studenti e lavoratori a ricorrere all’auto per raggiungere la scuola e l’ufficio.

"La manifestazione - spiega Sonia Belloli, sindaca di Zibido San Giacomo - è solo l’ultima di una serie di iniziative che, coi comuni del Sud Ovest Milano, portiamo avanti da mesi per chiedere alle istituzioni di risolvere il grave problema del trasporto pubblico locale. È inaccettabile la proposta dell’Agenzia del Tpl di un ulteriore taglio alle corse, soprattutto vista già la carenza di autisti". Il sindaco di Noviglio, Javier Miera: "Studenti e lavoratori spesso sono costretti ad assentarsi da scuola o dal lavoro a causa delle corse cancellate. È una situazione inaccettabile". Anche Antonella Violi, sindaca di Lacchiarella: "Non chiediamo corse aggiuntive, ma semplicemente il rispetto di quelle previste dal contratto".

La voce dei pendolari. "Ho presentato esposti a tutti gli enti competenti e chiesto rimborsi per gli abbonamenti annuali da 2.200 euro, ma non ho mai ricevuto una risposta - racconta Emanuela Barenghi -. E intanto le corse continuano a essere tagliate". Massimo Bruno, un lavoratore pendolare: "Quando le corse saltano e il navigatore mi dice che arriverei tardi in ufficio, sono costretto a restare a casa e prendere un giorno di ferie. Non è possibile andare avanti così". Sulla stessa linea Yuri Corisio: "Non possiamo più accettare la scusa della mancanza di autisti come se fosse un problema senza soluzione. Il diritto alla mobilità deve essere garantito, non può dipendere da scelte che penalizzano sempre i cittadini".

Samuele, studente di Binasco, esprime la frustrazione dei più giovani: "Qui siamo nel Quadrilatero della M... Non abbiamo servizi e non ne prevedono. Per Monza si investe nei trasporti, qui nulla". L’assessore regionale ai Trasporti e alla mobilità sostenibile, Franco Lucente: "Regione Lombardia è consapevole delle criticità che il trasporto pubblico locale su gomma sta subendo in alcune aree a causa della carenza di autisti. Per questo abbiamo istituito tavoli tecnici permanenti in ogni provincia con prefetti, amministratori e agenzie Tpl per monitorare le difficoltà e individuare soluzioni condivise". La battaglia per un trasporto pubblico efficiente nel Sud Milano, però, sembra tutt’altro che conclusa.