
di Alessandra Zanardi
"Tutti in tenda sul Pratone". L’invito lanciato dall’associazione Noi e dal comitato Salviamo il Pratone ha già fatto proseliti. E c’è chi scalda i motori, in vista della notte sotto le stelle.
Appuntamento domani nella grande area verde che rappresenta il cuore di San Donato per una manifestazione pacifica contro il consumo di suolo. Si comincia alle 22.30: l’appuntamento è fino alle 24 per chi vorrà partecipare al presidio serale; per chi vorrà fermarsi a pernottare con tenda e sacco a pelo, si prosegue fino all’alba del mattino dopo.
L’obiettivo è lanciare un messaggio per la tutela del Pratone, minacciato da un progetto urbanistico che vorrebbe trasformare una porzione dell’area in un comparto residenziale con 200 appartamenti. Una prospettiva che non piace agli ambientalisti, e anche ad una parte dei cittadini, perché andrebbe a cambiare la fisionomia di un luogo che fa parte della storia della città e riveste dunque anche un significato simbolico.
L’iniziativa fa seguito a quella del 4 settembre, quando il presidente e il vicepresidente di Noi, Fabrizio Cremonesi e Flavio Mantovani, hanno piantato una tenda nell’area verde e vi sono rimasti dalle 22.30 alle 6, per sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto alla necessità di salvaguardare il sito. E se l’evento in solitaria ha fatto da apripista, ora si replica: "Puntiamo ad essere molti di più", dicono gli organizzatori, che già con l’iniziativa d’inizio mese hanno voluto dimostrare "che esistono delle alternative al cemento".
"Il consumo di suolo rientra tra le cause dei cambiamenti climatici: è il momento d’invertire la tendenza, preservando gli spazi incontaminati che ancora esistono", queste le motivazioni del presidio precedente. Argomenti che sono ancora validi e attorno ai quali Noi e Salviamo il Pratone contano di raccogliere adesioni per questa ulteriore manifestazione.
Il passaparola e il battage sui social sono partiti già da giorni; chi volesse unirsi alla cordata può mandare una email a salviamoilpratone@gmail.com. L’invito è rivolto a cittadini, associazioni, movimenti e comitati dell’intero Sud-Est Milanese. E c’è anche chi si è portato avanti, giocando d’anticipo e passando la notte nell’area verde già in questi giorni.
Nelle intenzioni, l’invito a fermare le cementificazioni è valido non solo a San Donato, dove tra i progetti contestati c’è anche la cittadella dello sport che potrebbe sorgere nel quartiere San Francesco, ma in tutto il Milanese e in qualunque luogo il suolo rischi di essere consumato in maniera irreversibile.