Non bastano i “bonus“ Milano è insostenibile

Non bastano i “bonus“  Milano è insostenibile

Non bastano i “bonus“ Milano è insostenibile

"Il counseling psicologico e il bonus psicologo, per quanto essenziali – e qui mi rivolgo anche a tanti che trasformano vicende tragiche in battaglie politiche – non bastano, sono una risposta parziale ad un’esigenza molto più profonda, che non può esaurirsi nella richiesta di una - pur necessaria - assistenza terapeutica". All’apertura dell’’anno accademico della Statale chiede di rimettere al centro le persone Elia Montani, iscritto a Filosofia, presidente della Conferenza degli studenti: "È necessario reimpostare il sistema universitario a partire da coloro che abitano le università, perché anche laddove ci fossero sempre un counseling psicologico e un bonus psicologo, non ci sentiremmo accompagnati nel nostro percorso, perché un accompagnamento è tale se è strutturale, e non se è un semplice sostegno che, per quanto auspicabile, rischia di sfociare in una riduttiva medicalizzazione dell’uomo". Chiede interventi concreti, "luoghi e spazi di rapporto, misure che permettano allo studente di frequentare il contesto dell’Università".

Centrale è il diritto allo studio, come pure la disponibilità di posti letto "per contrastare la crisi abitativa che a Milano, per un giovane, è diventata insostenibile". Si torna al ruolo cruciale dell’università della relazione (e non telematica): formare "soggetti consapevoli, critici e creativi", perché "il modo con cui l’università può realmente avere un’incidenza sul mondo sta nel contributo educativo che dà a coloro che il mondo, tra poco, dovranno costruirlo".

Si.Ba.

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