Licei Berchet e Manzoni arrivano i nuovi presidi. Restano 21 sedi vacanti

Il Provveditorato nomina 153 dirigenti scolastici. In attesa di un reggente il Severi-Correnti e la media per ciechi di Luca Salvi

Studenti osservano i risultati della maturità

Studenti osservano i risultati della maturità

Milano, 29 agosto 2014 – Berchet, Manzoni e Cadorna: sono arrivati i nuovi dirigenti dopo l’addio dei presidi storici. Ma 21 scuole rimangono ancora vacanti e dovranno essere affidate in reggenza. Martedì sono state assegnate le sedi ai 153 nuovi dirigenti scolastici lombardi. L’Ufficio scolastico regionale ha così pubblicato l’elenco delle scuole assegnate ai candidati rimasti nella graduatoria del concorso presidi del 2011. Lo scorrimento, fino all’ultimo dei docenti idonei, era stato autorizzato tre giorni fa dal ministero dell’Economia e della Finanza, su richiesta del ministero dell'Istruzione. Altrimenti, la Lombardia avrebbe rischiato di ritrovarsi con una scuola su sei senza dirigente.

Di quelli appena nominati, in 43 hanno scelto di dirigere un istituto milanese, mentre 16 nuovi presidi hanno optato per una scuola nel Bergamasco, 21 nel Bresciano, 7 nel Comasco, 6 nel Cremonese, 5 nel Lecchese, 2 nel Lodigiano, 17 nel Monzese, 4 nel Mantovano, 8 nel Pavese, 5 nel Sondriese e 19 nel Varesino.

Una rivoluzione, per gli storici licei milanesi. Dopo le prime 355 nomine a marzo dei vincitori del concorsone e i trasferimenti a fine luglio, tra gli altri, di Giuseppe Soddu dal Cremona al Parini, di Giuseppe Vincolo dal Molinari all’Agnesi e di Luisa Francesca Amantia da una scuola di Catania al Leonardo da Vinci, ecco altre nuove leve. Al liceo Berchet è arrivato Domenico Guglielmo, professore uscente di Economia e diritto al Primo Levi di Bollate, al Cremona Bruna Baggio, ex docente distaccata all’Ufficio scolastico regionale, al Cattaneo Maria Rizzuto, che fino ieri insegnava nei corsi serali del Frisi. E ancora, il classico Manzoni sarò guidato da Milena Mammani, il comprensivo Barozzi di via Bocconi da Elvira Ferrandino e il comprensivo Cadorna di via Dolci da Massimo Barrella. Sono solo alcuni dei nuovi dirigenti scolastici che dal primo settembre prenderanno servizio nelle scuole lombarde. Ieri «mi sono subito presentata nella mia nuova scuola - racconta la neopreside Maria Rizzuto - per prendere contatto con le collaboratrici. Sentirò la dirigente uscente. Anche se comincio lunedì, voglio affrontare al meglio questa nuova sfida fin da subito: il Cattaneo è un istituto tecnico importante, storico per Milano e in una posizione centrale». (Tutti i nomi e i dettagli delle nomine)

Una boccata d’ossigeno, quindi, per il mondo dell’istruzione milanese e lombardo, dopo anni in cui le scuole scoperte rasentavano il 40 per cento. Ma 83 sedi, di cui 8 a Milano città e 13 nell’hinterland, su 1.149 al momento restano ancora vacanti e dovranno essere affidate a un preside già titolare altrove. Per esempio, il liceo Severi-Correnti, la scuola media per ciechi di via Vivaio e 8 Centri provinciali per l’istruzione degli adulti su 19. Di questi 83 istituti (33 dei quali sottodimensionati), 4 saranno assegnati in reggenza solo temporaneamente, 12 andranno a docenti con incarico di presidenza. Infine, 6 candidati del concorso sono ancora sub judice, in attesa della pronuncia del Tar sul loro destino. In definitiva, 67 scuole devono ancora essere affidate in reggenza.

luca.salvi@ilgiorno.net

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