REDAZIONE MILANO

Nomi illustri e sconosciuti Ora c’è un Osservatorio

Venti legali in campo per aiutare chi ha subìto una decisione sbagliata "Abbiamo proposto modifiche per le riparazioni. Limiti da correggere"

I nomi coinvolti nei grandi processi si conoscono. Nulla o quasi, invece, si sa di un esercito di impiegati, piccoli imprenditori, commercianti che da un giorno all’altro sono stati allontanati dagli affetti e dal lavoro finendo dietro le sbarre. Per sbaglio. "Sei anni fa è nato l’Osservatorio per l’errore giudiziario dell’Unione delle camere penali italiane – spiega l’avvocato Renata Accardi, responsabile insieme all’avvocato Giuseppe Guida –. Alcuni casi eclatanti hanno portato la giusta attenzione su un fenomeno che andava approfondito con la raccolta dei dati e con un’attività specifica". Oggi ne fanno parte venti avvocati, tre attivi in Lombardia. "Ci muoviamo su tre diversi piani. Innanzitutto la raccolta statistica dei dati attingendo dal Ministero della Giustizia e confrontando i numeri con quelli delle varie camere penali. Da qui cerchiamo di capire le cause, di indagare i punti nevralgici del processo penale che favoriscono gli errori e l’ingiusta detenzione. Infine la sensibilizzazione tramite convegni e iniziative di carattere divulgativo. Perché questo fenomeno colpisce tanti nomi che restano nel silenzio, lontano dal clamore mediatico. Persone che non hanno la forza, i mezzi economici, gli strumenti per chiedere un indennizzo economico di riparazione".

Quest’anno l’Osservatorio ha promosso proposte di modifiche di legge: "Il primo aspetto – spiega l’avvocato Accardi – riguarda l’articolo relativo alla riparazione, attualmente prevista solo se la persona non ha concorso all’errore giudiziario con colpa grave o dolo. Capisco il dolo, ma la colpa per negligenza, leggerezza, imperizia come corresponsabilità è inaccettabile. L’altra modifica che abbiamo chiesto riguarda l’estensione della riparazione anche alle misure preventive".

Luca Balzarotti