REDAZIONE MILANO

"No ai compromessi revisione di turni e spazi E poi ripartiremo dalla magia delle parole"

Sono l’acqua e il fuoco, la precisione e l’istinto. Per carattere e indole, due chef asimmetrici e lontani. Cartesiano e metodico, Fabio Pisani, con un’anima pugliese che si sublima nel rigore. Vulcanico e poetico, il valtellinese Alessandro Negrini. Due veri highlander dei sapori, non a caso celebrati dalla Michelin con 2 stelle. Anche nella capacità di pensare a un futuro positivo seppure in un momento complicato per il “Luogo” dove lavorano, il ristorante-mito che la geografia considera in periferia (via Primaticcio) ma che gli indimenticati Aimo Moroni e la moglie Nadia, più di mezzo secolo fa, avevano trasformato da buona trattoria in uno dei posti più memorabili dell’alta cucina italiana.

"Non bisogna abbassare la guardia e scendere a compromessi. Quando un’azienda è ben gestita, gestisce bene anche i momenti di crisi come quello attuale. E, sotto la lungimirante regia di Stefania Moroni, ci stiamo preparando a riaprire il “Luogo di Aimo e Nadia” nelle migliori condizioni, seppur tenendo conto del calo di fatturato nel 2020, drammatico rispetto ad un 2019

strepitoso: rivedremo i turni del personale, stiamo ripensando all’utilizzo degli spazi con un consulente e attrezzando il giardino del nostro bistrot. Da pochi giorni, nel locale “Voce” di piazza Scala, abbiamo anche attivato un servizio di delivery inedito per il nostro Gruppo".

Cosa cambierà al “Luogo”, nel contatto con i clienti?

"Mascherine e precauzioni sanitarie imporranno una sorta di barriera psicologica? Vorrà dire che ridaremo importanza al racconto e alla magia delle parole. Del resto, avevamo un maestro: Aimo era un appassionato affabulatore". P.G.