
LA ZONA Sopra, l’area tra le vie Passerini e Graziano Imperatore In basso un momento dell’incontro
Milano, 27 luglio 2018 - Una piazza pubblica come luogo di ritrovo. «Manca, a Niguarda». Ed è in cima ai desideri espressi ieri, insieme alla richiesta di «ridisegnare il quartiere secondo una visione complessiva», dai cittadini che hanno partecipato all’incontro pubblico sul “piano periferie”, sfida annunciata dal sindaco Giuseppe Sala e dal presidente di Confcommercio Carlo Sangalli lo scorso aprile. Niguarda sarà il “quartiere test”. «Un buon esempio per un’operazione del genere – aveva commentato allora il primo cittadino – perché lì l’associazionismo funziona particolarmente bene». Da dove cominciare? «Dall’ascolto – spiega il delegato del sindaco alle Periferie Mirko Mazzali –. Non vogliamo far calare nulla dall’alto, vogliamo coinvolgere tutti». Allora residenti, rappresentanti di associazioni, referenti di comitati, negozianti, lavoratori della zona, responsabili di orti urbani e pure di circoli politici locali hanno preso parola. Un centinaio, le persone intervenute. «Non c’è una piazza come luogo di aggregazione», sottolinea Marco Domaneschi del Comitato di quartiere Niguarda.
Per manifestazioni e attività, oggi si sfrutta lo spazio all’aperto tra le vie Passerini e Graziano Imperatore. «Ma pensiamo anche ai trasporti: non abbiamo collegamenti efficienti con M3 ed M5, né mezzi pubblici per raggiungere il pronto soccorso del Niguarda». In pole position pure le questioni viabilistiche: «Occorre ridefinire i percorsi. Con la chiusura di via Ornato in ingresso al quartiere, per il passaggio del tram, si è rotto un equilibrio, con disagi pure per i commercianti», evidenzia più di un abitante. Ancora, «molto importante è avere dei posteggi vicino ai negozi. E mettere in sicurezza le strade potenziando l’illuminazione, in particolare nel punto vicino alla nuova scuola Cassinis», dice Gigliola Mazzali. Chiesta più luce pure al Parco Nord.
Affiorano tra le criticità pure il problema dei “cattivi odori” nell’area di via Guido Da Velate, vicino al depuratore (la causa è un mistero). Capitolo importante, quello del sostegno ai commercianti. «Al di là degli incentivi alle nuove future imprese, bisogna sostenere quelle esistenti, schiacciati dalla pressione fiscale», il ragionamento di Simona Fregoni, titolare di una bottega storica. Nel frattempo, ricorda Davide Agazzi, del Gabinetto del sindaco, sono stati stanziati circa 100mila euro per nuove imprese (il bando la prossima settimana) e 270mila euro per quelle che “miglioreranno la vita dei quartieri”. Presenti diversi consiglieri del Municipio 9, di maggioranza e opposizione. «Niguarda – evidenzia il presidente Giuseppe Lardieri – non è periferia. È al centro della Città Metropolitana. Individuiamo le priorità e realizziamole, tenendo conto dei fondi a disposizione».