Niente asili e servizi per i morosi

Giro di vite a Corsico dal 16 gennaio: "Lo dobbiamo a quelli che pagano ogni mese". Mensa garantita

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di Francesca Grillo

I numeri, almeno a un primo sguardo, possono sembrare davvero allarmanti: su circa duemila utenti dei servizi scolastici (pre e post orario, mensa, materna e nido) ben 1.200 famiglie risultano morose almeno su uno dei servizi. Un debito complessivo che si attesta intorno ai 240mila euro (relativo all’anno scolastico in corso), con una morosità media di circa 200 euro. Diverse famiglie (praticamente la metà dei debitori) hanno insoluti di poche decine di euro, più che altro dovuti a dimenticanze, ritardi nelle ricariche delle tessere con cui si saldano gli importi dovuti. Altri mancano di versare diverse centinaia di euro e non ne vogliono proprio sapere di estinguere i debiti. Per questo, il Comune ha deciso di applicare il pugno duro con i debitori: chi non salda entro il 16 gennaio non usuifruirà più dei servizi cosidetti "facoltativi a domanda individuale", cioè pre e post scuola, e non sarà ammesso alle scuole dell’infanzia Dante e Battisti o all’asilo nido. "Alcuni casi – spiega l’assessore alle Scuole Angela Crisafulli – si trascinano da diverso tempo, nonostante reiterati solleciti a regolarizzare il pagamento dovuto e la disponibilità a intervenire dove vi siano condizioni di fragilità sociale. Di fronte all’indifferenza, però, non possiamo rimanere inerti. Lo dobbiamo alle famiglie che con tanti sacrifici versano ogni mese le tariffe dovute, in base alle proprie capacità economiche". "Le famiglie interessate sono state già contattate – conclude Crisafulli –, per altre è stata avviata una verifica da parte dei servizi sociali. Siamo disposti a parlare dei problemi e delle possibili soluzioni, ma non a derogare al principio di giustizia sociale. Ci siamo già confrontati con la guardia di finanza e con l’azienda che si occupa della riscossione dei crediti, per decidere azioni condivise". Giro di vite sui servizi, a esclusione della mensa. Nessun bambino rimarrà senza pasto: è una certezza dovuta alle battaglie contro la precedente amministrazione di centrodestra che, tra le polemiche, aveva negato il pasto ai bambini delle famiglie morose. La prima decisione in ambito politiche scolastiche della Giunta Ventura, infatti, è stata eliminare il diktat del precedente sindaco, riportando tutti i bambini in mensa, compresi quelli che per colpa dei genitori morosi non potevano accedere alla refezione.

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