
di Graziano Masperi
Di chi è la competenza nel caso in cui venga ritrovata una tartaruga da terra senza vita? Domanda alla quale è davvero complicato rispondere. I volontari della Guardia Nazionale Ambientale del distaccamento di Robecco sul Naviglio domenica mattina stavano pattugliando le strade del territorio, quando lungo la via per Castellazzo a Magenta hanno trovato, a qualche centimetro dalla strada una tartaruga che sembrava morta o in letargo. Per evitare pericoli i volontari l’hanno raccolta dalla strada dove avrebbe potuto essere travolta da un’auto in transito e hanno cominciato a contattare gli enti preposti.
Cosa parecchio complicata durante una giornata festiva. Il passare delle ore faceva pensare sempre più ad un animale senza vita. Cosa fare? Lasciarlo in campagna o seguire il regolamento? Le leggi in materia sono particolarmente dure. La tartaruga è un animale protetto, alcune specie sono in via d’estinzione e la legge impone di chiamare subito i carabinieri forestali e di non portarla a casa. Occorre seguire il regolamento e qui è cominciato lo scaricabarile. I carabinieri Forestali di Milano hanno rimandato ai colleghi di Magenta che, a loro volta, hanno rinviato la palla al Parco del Ticino. Un ufficio di Villa Castiglioni ha spiegato che la cosa corretta da fare era di metterla in busta sigillata e portarla all’Ats Veterinaria.
Ats che ha parlato, invece, di competenza dei comuni. Ed è a questo punto che si chiude il cerchio perché i comuni dovrebbero allertare il canile per provvedere allo smaltimento della povera tartaruga. Cosa che implica dei costi che gli enti locali non vogliono certo sostenere per una tartaruga. Considerato che non è stata microchippata alla fine il consiglio è stato di lasciarla in un campo.