
Il centrodestra sfila dopo le devastazioni dei Black bloc. Al centro si riconosce Mario Mantovani
Milano, 4 maggio 2015 - Ha percorso le stesse strade del corteo No-Expo di venerdì la manifestazione del centrodestra organizzata in reazione alle violenze dei Black Bloc e per chiedere le dimissioni di Renzi e Pisapia. Un migliaio i simpatizzanti di FI e FdI che sfilano in centro, reggendo bandiere e fiaccole cantando l'inno di Mameli, applaudendo le forze dell'ordine e quei cittadini che si affacciano alle finestre. Per un pezzo del corteo, che si concluderà in zona Pagano, è stato presente anche il segretario della Lega Matteo Salvini con diversi militanti con i quali in precedenza aveva manifestato di fronte al Comune di Milano.
Il punto massimo di partecipazione si è registrato a piazzale Cadorna. La manifestazione in seguito si è portata in piazza Giovine Italia avviandosi alla conclusione. Durante la fiaccolata cori e slogan contro la giunta Pisapia, i centri sociali, la sinistra, il comunismo e per l'Italia. "Ieri eravamo a ripulire palazzo Marino, da tutte le porcherie che in questi mesi Pisapia ha fatto coi centri sociali", ha commentato il consigliere di Fdi Riccardo De Corato. Per Ignazio La Russa "è veramente stucchevole" la presenza alla manifestazione di ieri di "coloro che hanno responsabilità enormi nella gestione dell'ordine pubblico a Milano, nell'aiuto ai centri sociali".
Nel corso della fiaccolata Mariastella Gelimini ha lanciato l'idea di una raccolta di firme a livello nazionale per una proposta di legge per "vietare le manifestazioni quando ci sono prove che i partecipanti vogliono devastare la citta e usare metodi violenti. Vogliamo vietare le violenze. Rispetto alla manifestazione del 1 maggio c'erano già tutti gli elementi per capire come sarebbe andata, era ampiamente prevedibile e e previsto".