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Nella tenuta di caccia la “logistica“ della droga

La base dell’organizzazione era alle spalle del cimitero. Tra i coinvolti, un chimico

In una tenuta di caccia avevano allestito una sorta di “logistica“ della droga, dove arrivava lo stupefacente che veniva lavorato e preparato in panetti da smerciare in Lombardia, Piemonte e Liguria. L’organizzazione scoperta dai carabinieri di Vigevano insieme ai militari di Gambolò e alla Procura della Repubblica di Pavia, era composta da 21 persone, ognuna con un ruolo specifico. Un albanese importava la droga dall’Olanda e dalla Spagna, nascondendola in camion per il trasporto di carne congelata, quindi la faceva avere a un gruppo di marocchini che, pure durante il lockdown, hanno rifornito i loro spacciatori.

L’attività investigativa iniziata nel 2019 è proseguita arrivando alla scoperta della tenuta utilizzata dal sodalizio criminale per “l’imbosco“ di grandi quantitativi di droga.

La riserva di caccia, a ridosso del fiume Adda, è luogo facile dove nascondere lo stupefacente. Accedendo da un cancello alle spalle del cimitero di Truccazzano, lo stupefacente veniva miscelato con sostanze da taglio (anfetamine e caffeina) da un “chimico“ specializzato, in grado di produrre vari tipi di speed o eroina rossa, e confezionato poi con attrezzi artigianali in panetti da mezzo chilo.

La “roba“ (7-10 chili alla volta) veniva nascosta sotto i cipressi, quindi il capo dava l’ordine ai trasportatori di passare a prelevarla per la distribuzione agli spacciatori.

Nell’operazione sono stati sequestrati circa 23 chili di eroina di tipo speed e brown sugar, 300 grammi di cocaina, circa 35.600 euro in contanti, due auto utilizzate per il trasporto della droga, innumerevoli telefoni cellulari, bombole da campeggio e varie pentole per miscelare l’eroina.

Il gruppo era in grado di immettere nel mercato ogni settimana eroina per 180mila euro e 2 chili circa di cocaina per 80mila, per un guadagno netto pari a 60mila euro per la vendita all’ingrosso. L’attività di spaccio al dettaglio consentiva all’organizzazione un guadagno netto di 50mila euro circa settimanali. L’operazione si è conclusa con l’emissione di 20 ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di 19 marocchini e un albanese e un’ordinanza di obbligo di dimora eseguite nelle province di Milano, Bologna, Verona, Cremona, Como, Lecco.

Manuela Marziani