
Ne parla e s’intuisce che non sia facile gestire la commozione. Mica semplice dire addio ad una città dove hai vissuto 51 anni, ti sei guadagnato l’amicizia di un sacco di gente e ti sei pure meritato l’Ambrogino d’Oro. Ma insomma, la nostalgia per la sua amata Sardegna non era e non è mai venuta meno. E adesso che è nell’età della pensione – 66 anni per la precisione – Geraldo Mereu, popolarissimo patron della “Risacca 2”, ha deciso di lasciare Milano e di aprire un nuovo ristorante dalle sue parti, nel Cagliaritano, dove tutto era cominciato. E da dove lui, figlio di un minatore, era partito a soli 15 anni, perché quando vuoi un lavoro devi andare a cercartelo dove c’è. Sbarcò nella grande città lombarda dopo essersi fatto le ossa in giro per l’Italia. E dopo la lunga parentesi con un socio a “Il Semaforo”, arrivò l’apertura del suo bel locale in viale Regina Giovanna 14, ritrovo quasi religioso per i fanatici della cucina di mare, come del resto ha sempre rivelato il bancone stracolmo di prodotti ittici freschissimi. Tradizione inalterata da 35 anni, richiamando persone note e meno note, per cene a base di linguine all’astice e risotti con gambero rosso e tartufo nero, non prima di avere assaggiato l’infilata di carpacci e tartare, giusto per arrivare ai secondi, con il solo dubbio amletico tra una “Catalana d’aragosta” e un “Rombo steccato al prezzemolo”.
La partenza per la Sardegna? Appena sarà ultimata l’acquisizione di un locale con i piedi in acqua, nell’Ogliastra. E il nome del ristorante? "Potrei chiamarlo Risacca Milano, che ne pensa?" E si dà da solo la risposta: "Spero che i vacanzieri milanesi vengano a trovarmi. Garantito: proporrò la stessa cucina della Risacca 2”. Mostra con orgoglio le foto dei vip in viale Regina Giovanna, da Salvini a Buffon, da Maurizio Cattelan a Woody Allen. Poi confida il suo vero desiderio: vedere i clienti di Milano che si presentano in Sardegna ed esclamano "Geraldo, per noi, il solito!".
Paolo Galliani