ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

Nel parchetto del condominio un “dormitorio“ per nove gufi

I rapaci individuati dal naturalista Ferrari: "Si disperdono all’inizio della primavera per accoppiarsi"

di Alessandra Zanardi

I gufi? Ora se ne vedono anche in città. Il naturalista Walter Ferrari ha individuato un dormitorio di questi rapaci nel comune dove vive, Peschiera Borromeo. La colonia si è insediata in mezzo alle case, tra gli alberi di un parchetto condominiale, nella frazione di Bettola. Si contano nove esemplari.

Un altro dormitorio di gufi era già stato segnalato in un cortile condominiale, sempre a Bettola: in quel caso i residenti ne hanno contati fino a venti.

"Da ottobre a marzo questi animali trascorrono le proprie giornate su uno stesso albero, dal quale poi s’involano la sera, per andare a caccia – spiega Ferrari –. All’inizio della primavera si disperdono, abbandonando il dormitorio per accoppiarsi e nidificare".

Ancora per un mese, dunque, i fortunati condomini potranno godere dello spettacolo inusuale dalle finestre di casa. Oltre a strappare un sorriso, la vicenda dimostra che persino in contesti fortemente popolati la natura può fare capolino, regalando suggestioni che non ci si aspetterebbe.

"Sono convinto che ad alcuni animali selvatici piaccia vivere vicino all’uomo. Questi nuovi avvistamenti sembrano confermare la mia teoria", dice l’esperto, che è riuscito a fotografare i rapaci anche a distanza ravvicinata.

"Sono sempre più frequenti – prosegue – i casi di animali che si avvicinano alle zone abitate perché così si sentono più protetti dai predatori; inoltre, fra le case il clima è più mite".

La presenza dei gufi non è l’unico segnale di una tendenza che vede la natura riappropriarsi progressivamente degli spazi urbani. "Sul mio balcone da quattro anni nidifica una coppia di gheppi – ancora Ferrari –, ma gli esempi di animali in contesti di città sono svariati, dalle mini lepri che si spingono verso i centri abitati alle tortore dal collare, che a volte nidificano nei vasi di fiori. In cima a un cedro di via Matteotti, nel cuore di Peschiera, ha fatto il nido una cornacchia grigia, esemplare in genere sospettosissimo".

E che dire delle cicogne, tornate a frotte nel parco agricolo Sud Milano? E del capriolo avvistato tra i capannoni dismessi dell’ex Saronio a Cerro al Lambro? O delle tracce delle volpi nelle oasi urbane? Fenomeni su cui hanno parzialmente inciso i lockdown, che hanno contribuito ad abbattere, secondo gli esperti, quello che gli animali percepiscono come disturbo antropico.