Nel mirino i "cacciatori di rondini"

Distruggere un nido costerà 250 euro di multa. "Sono animali fondamentali per tutto l’ambiente"

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Le rondini hanno un ruolo chiave nell’ecosistema

di Massimiliano Saggese

Distruggere un nido di rondine a Opera costerà una pesante sanzione. Firmata ordinanza per salvare le rondini e tutelare una specie a rischio e i loro nidi. Un’ordinanza che punisce chi distrugge nidi con multe fino a 250 euro. In primis nel mirino coloro che effettuano lavori di ristrutturazione ma anche chi distrugge, rimuove o danneggia i nidi di rondine, rondoni e balestrucci. "Le rondini, gli animali simbolo della primavera, sono fondamentali per garantire la biodiversità e salvaguardare l’ecosistema del nostro territorio – spiega la sindaca Barbara Barbieri – per questo è necessario porre in essere interventi di maggior tutela per proteggere loro, il ruolo che svolgono e i luoghi in cui sono soliti tornare". Tutelare una specie a rischio che aiuta molto la collettività. Questi volatili, infatti, svolgono l’importante ruolo di ‘equilibratori naturale’: sono ghiotti di zanzare e mosche, e per questo svolgono una funzione di insetticidi naturali.

Secondo studi scientifici, una coppia di rondini nella stagione riproduttiva cattura fino a 20.000 insetti al giorno. Le rondini e i balestrucci hanno un’altra caratteristica: sono fedeli ai propri nidi e tornano ad occuparli, durante le migrazioni, per più anni di seguito. "Proprio per questo – aggiunge la sindaca – è importante tutelare e proteggere i loro nidi o, in alternativa, compensare la loro distruzione con nidi artificiali". L’amministrazione vuole farsi promotrice di questa cultura del "rispetto" e, con un’apposita ordinanza, vieta a chiunque di distruggere, rimuovere o danneggiare i nidi di rondine, rondoni e balestrucci. È ammessa deroga a questa indicazione solo in caso di intervento di restauro o ristrutturazione che interessino tetti, sotto setti o edifici dove nidificano le rondini, ma con limitazioni. Occorre agire al di fuori del periodi di nidificazione, ovvero tra il 15 settembre e il 15 febbraio di ogni anno, previa autorizzazione ed è necessario compensare il danno con dei nidi artificiali.

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