
È affiorato dal terreno ieri mattina, dentro un cantiere di via Gassman in una porzione del parco del quartiere Adriano: un ordigno, presumibilmente risalente alla Seconda Guerra Mondiale. La scoperta è avvenuta durante le operazioni di scavo. Lo hanno riferito i vigili del fuoco che sono immediatamente intervenuti sul posto con squadre di Sesto San Giovanni e Benedetto Marcello insieme ai carabinieri e hanno messo in sicurezza la zona, presidiando l’area in attesa dell’arrivo degli artificieri dell’Esercito che hanno poi valutato l’entità dell’ordigno per poi procedere con le operazioni di bonifica. Curioso che, mentre erano in corso le operazioni, a curiosare accanto ai cittadini della zona sia comparsa pure una famigliola di fagiani. A quattro ore dalla chiamata al 112, vigili del fuoco ed esercito erano ancora al lavoro sul posto. Nel frattempo, i carabinieri hanno momentaneamente chiuso il cantiere. Infine, grazie a militari e caschi rossi, l’ordigno è stato messo in sicurezza e rimosso dall’area, senza che fosse necessario evacuare nessuno dei palazzi attorno.
Il punto in cui è stata trovata la bomba inesplosa si trova in via Gassman, accanto alle due torri. "Ma non avevano bonificato l’area, a suo tempo?", domanda un cittadino sulla pagina di “Quartiere Adriano – The Page“. C’è anche chi vede della poesia, come Francesca Pippa, residente, rimasta affascinata da una foto che cattura sullo sfondo i colori giallo e azzurro: "I colori dell’Ucraina, i militari, la bomba e una mamma in un parco pieno di bimbi gioiosi in una giornata primaverile. Siamo fortunati, è solo un residuo bellico ritrovato nel Parco Franca Rame, ma questa immagine in questo periodo mi ha molto colpita".
Gli ordigni che arrivano dal passato non si trovano solo a Milano: lo scorso fine novembre, un’esplosione controllata aveva caratterizzato l’ennesimo “bomba day”, il quarto in undici mesi a Segrate dall’apertura del cantiere per l’adeguamento della linea ferroviaria. Sei gli ordgini bellici scoperti. Le “grandi manovre“ di fine anno avevano reso definitivamente innocua la bomba di oltre 70 anni fa, di fabbricazione inglese e del peso di 500 libbre. Operazioni iniziate al mattino presto con l’evacuazione di un centinaio di persone residenti a Tregarezzo, località che rientrava nel raggio di sicurezza dell’intervento. Poi, l’entrata in scena di un team di artificieri dell’Esercito in forza al Decimo reggimento genio guastatori. Infine il “despolettamento“ dell’ordigno, poi caricato su mezzi militari e trasferito in un’area decentrata.
Marianna Vazzana