Milano, Valentina protagonista sul Naviglio

Via San Cristoforo omaggia la splendida creatura di Crepax: dietro i murales anche i figli del disegnatore

Uno dei murales dedicati a Valentina

Uno dei murales dedicati a Valentina

Milano, 15 dicembre 2019 - Valentina torna a sognare, e a far sognare, disegnata sui muri di via San Cristoforo, lungo i 400 metri che collegano il Naviglio Grande e la storica chiesetta al quartiere Tortona-Savona. Il celebre personaggio creato dall’artista fumettista milanese Guido Crepax (scomparso nel 2003) è protagonista, insieme al suo stesso autore, dei murales che stanno prendendo forma in questi giorni e che ieri mattina hanno coinvolto pure i cittadini grazie a un workshop.

Tra loro, disegnatori "speciali": Caterina e Giacomo, figli di Crepax, che insieme al fratello Antonio tengono viva la memoria del papà con l’Archivio Crepax, e i nipoti Thomas e Sara, che seguono le orme del nonno con il cugino Pietro. "Siamo contenti - spiega Caterina, architetto e creativa - di riportare sui muri una storia nata negli anni Sessanta ma sempre attuale. E siamo contenti di lavorare con dei giovani". Con gli artisti dell’associazione culturale 'We Run the Streets' "abbiamo vinto il bando del Municipio 6 - spiega il presidente Marco Prosa -. Per i disegni ci siamo ispirati a tavole classiche e abbiamo trasportato Valentina ai nostri giorni, con una nuova storia scritta da Stefano Caldera". Valentina catapultata nella Milano di oggi unisce anche la bellezza del passato, le acque lente del Naviglio, le mura antiche della chiesetta, al nuovo distretto del design. I disegni sono anche un modo per impreziosire un’area che ora è un non luogo.

Il progetto, promosso dal Municipio 6, si chiama 'Un muro che unisce': "Insieme all’Archivio Crepax, a We Run the Streets, all’associazione Around Richard, al Mudec e grazie agli sponsor - sottolinea il presidente Santo Minniti - stiamo realizzando un’opera che parla di identità e apertura, storia e futuro: di Milano. Con i tratti stilistici di uno dei suoi artisti migliori". L’opera verrà inaugurata a gennaio. "Anche papà - sottolinea Giacomo, architetto - si divertiva a mescolare le epoche". In famiglia, la fiamma della creatività è sempre accesa. "Io ho realizzato un murale per mia figlia Sara. Pietro, come il nonno, ama creare giochi". Dai disegni è nata un’altra idea: intitolare una piccola porzione di via San Cristoforo a Guido Crepax. Se ne discuterà alla commissione Cultura del Municipio 6. Un altro sogno.  

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