REDAZIONE MILANO

Porta Ticinese, sfregiato murale dedicato a Falcone e Borsellino / FOTO

L'atto vandalico nel cuore della città. Sala: "Gesto ignobile". Il graffito è stato ripristinato e l'autore individuato

Il murale dedicato a Falcone e Borsellino è stato imbrattato (Newpress)

Milano, 12 febbraio 2018 - Individuato l'autore dell'imbrattamento al murale dedicato a Falcone e Borsellino, avvenuto in corso di Porta Ticinese angolo piazza Sant'Eustorgio. Immediatamente dopo l'accaduto, il Commissariato Porta Ticinese della Questura di Milano ha fatto partire un'attività d'indagine per individuare il ersponsabile. I poliziotti hanno identificato ed indagato per l'art. 639 del codice penale un ragazzo di 32 anni con precedenti specifici per imbrattamento, ma che non è riconducibile o appartenente ad alcuna area antagonista.

Nella notte il vandalo ha 'disegnato' una pistola rossa tra le mani di Falcone puntata alla testa di Borsellino. L'immagine era stata disegnata nel 2003. A rendere noto l'episodio lo speaker radiofonico Alvise Salerno che aveva postato sul suo profilo Facebook una foto del graffito vandalizzato "Milano, l'Italia intera, non può accettare questi gesti - ha scritto Alvise -. Falcone e Borsellino, oggi, sono morti una seconda volta".

Immediate le reazioni sui social. "Indegno e orribile lo sfregio al murale di Falcone e Borsellino - scrive in una nota Pietro Bussolati, capolista PD alle elezioni regionali, - quella pistola rivolta verso Borsellino è un'offesa non solo al ricordo di due personaggi simbolo della lotta alla mafia, ma è molto di più: è un oltraggio alla città di Milano e all'Italia intera, a chi crede nei valori della legalità e a chi si impegna ogni giorno a difendere il nostro territorio dal cancro della criminalità organizzata". Il murale è stato poi ripulito. Accanto al graffito sono apparsi alcuni cartelli con la scritta "L'idiota che sfregia ciò che non comprende", con accanto la foto di un ragazzo con la bomboletta in mano. Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco Giuseppe Sala, che su Facebook ha parlato di "un gesto ignobile che non ferma la lotta alla mafia portata avanti ogni giorno con coraggio da Milano".