
Municipi, istanza anti-Comune dei presidenti
Il problema non riguarda le casse comunale, perché per pagare le indennità ai nove presidenti dei Municipi e ai loro assessori Palazzo Marino spende ogni mese 80 mila euro. Una goccia nel bilancio comunale. Un calcolo che emerge considerando che la spesa complessiva per pagare i presidenti di Municipio, gli assessori, i presidenti dei Consigli di Municipio e i semplici consiglieri per ora ammontava a 2,2 milioni di euro all’anno. Il problema riguarda interpretazioni legislative legate al Testo Unico degli enti locali, secondo cui – secondo i ministeri dell’Interno e dell’Economia – i presidenti dei “parlamentini“ e gli assessori non hanno diritto a ricevere un’indennità di funzione: ad aprile non gli sarà versata. Un caso che è esploso negli ultimi giorni, gettando nello sconforto quegli esponenti delle Giunte dei Municipi che hanno lasciato il proprio lavoro nel privato o si sono messi in aspettativa per dedicarsi anima e corpo alla politica di prossimità. L’assessora al Decentramento Gaia Romani commenta: "Siamo già avviati verso una soluzione. Entro la fine di maggio il ministero dell’Interno emetterà un decreto per chiarire la situazione e consentire ai Comuni con più di 300 mila abitanti, come Milano, di poter pagare le indennità a presidenti di Municipio e assessori". I vertici dei “parlamentini“, però, non l’hanno presa bene, tanto che hanno dato mandato a un avvocato di presentare un’istanza in Tribunale per chiedere conto alla Giunta di Palazzo Marino sul taglio delle indennità. L’istanza dovrebbe portare a un tentativo di mediazione. Ma Romani è scettica sul successo dell’intervento del Tribunale: "Bisogna aspettare il decreto del Viminale".M.Min.