Milano – Il Tar ha annullato l’aggiudicazione dell’appalto da 9,9 milioni di euro che il Comune ha assegnato il 14 luglio 2023 a Post&Service Group Rete Soggetto. Un maxi contratto per gestire per tre anni il servizio di notifica, tramite messi, dei verbali e delle ordinanze di ingiunzione di pagamento relative a sanzioni amministrative accertate dalla polizia locale, comprensivo dei servizi di produzione e stampa, nonché di rendicontazione, custodia e gestione degli archivi di tutti i documenti.
Alla gara hanno partecipato due concorrenti: Post&Service e il raggruppamento temporaneo di imprese formato da Sailpost spa e Snem spa. Questi ultimi erano in vantaggio dopo la valutazione delle offerte tecniche (58,70 su 70 contro 43,70 su 70), ma le offerte economiche hanno ribaltato tutto: Post&Service ha conquistato tutti i 30 punti a disposizione con un ribasso del 30,10%. Graduatoria finale: primo Post&Service con 73,70 punti su 100, secondi Sailpost e Snem con 67,67.
A quel punto, gli sconfitti hanno presentato ricorso al Tribunale amministrativo, concentrandosi in particolare sui cosiddetti "contratti di avvalimento" presentati da Post&Service. Cosa sono? Si tratta di accordi che si stringono con società che garantiscono un sostegno nell’esecuzione dell’appalto. Ci sono quelli "in garanzia", che riguardano la capacità economico-finanziaria: in sostanza, servono a rassicurare la controparte sulle capacità di far fronte alle obbligazioni previste dal contratto. E ci sono quelli "esperienziali", che testimoniano il know how di una determinata azienda su quella specifica materia.
Entrando nel merito della vicenda, i giudici hanno ritenuto, come si legge nella sentenza pubblicata due giorni fa, "che i contratti di avvalimento che sono stati prodotti dall’aggiudicataria hanno in realtà natura di avvalimento di garanzia, in quanto tanto emerge chiaramente dal tenore dell’oggetto dei contratti, e non già di avvalimento operativo o esperienziale". Questo porta con sé, secondo il Tar, una violazione del disciplinare di gara, che richiedeva "il possesso di una certa “esperienza” professionale in capo al concorrente, ritenuta idonea a eseguire l’appalto e che può essere dimostrata, dal concorrente, tramite l’avvalimento esperienziale".
Fuori dal legalese: Post&Service avrebbe dichiarato di avere tutti i requisiti grazie all’aiuto di altre ditte, ma in realtà i contratti presentati coprono solo l’avvalimento in garanzia. Senza contare la richiesta fuori tempo massimo del Comune a Post&Service di integrare la documentazione per attestare i requisiti "di capacità tecnica e professionale", in violazione "della par condicio". Da qui l’annullamento dell’aggiudicazione. E ora? L’amministrazione dovrà vagliare i requisiti della seconda classificata e decidere come muoversi. A meno non decida di rivolgersi al Consiglio di Stato.