
"La vendita del poliambulatorio all’ex Nokia? Un’altra grande opportunità persa per la comunità". Dopo il consiglio comunale che ha ratificato...
"La vendita del poliambulatorio all’ex Nokia? Un’altra grande opportunità persa per la comunità". Dopo il consiglio comunale che ha ratificato l’alienazione via asta dell’edificio destinato, otto anni fa, ad ospitare una Casa della salute pubblica, gli strali e la polemica. Per l’amministrazione comunale di Elisa Balconi "l’unica strada percorribile. In tanti anni di interlocuzioni Asst non ha mai dimostrato interesse per questa operazione". Non così per la lista civica Si Può, che in aula ha manifestato perplessità sulla linea, ma anche sull’operazione economica. E le ribadisce in una nota del giorno dopo. "Quei locali dovevano ospitare i medici di base. Ma sono stati lasciati a rustico, senza le necessarie opere di finitura, non sono mai stati resi agibili e non sono mai stati presi in considerazione da Asst". Si vende per 353mila euro. "Per questa maggioranza questa è l’unica opzione. Impossibile valutare altra destinazione pubblica, né una locazione utile a reinvestire l’incasso in servizi per i cittadini". "La commissione demanio e patrimonio non ha mai discusso ed esaminato gli atti relativi all’alienazione di questo bene, né documenti e iter che hanno portato la giunta a prendere la decisione. Sarà chiamata solo a esprimere un parere sul bando, senza possibilità di considerare alternative più vantaggiose per la comunità". Gli aspetti economici. "Con un avanzo libero di bilancio di circa 900mila euro, Cassina avrebbe potuto investire per completare i lavori, rendendo l’edificio disponibile per associazioni, medici e per i giovani. È lecito chiedersi inoltre se sia accettabile procedere con un’operazione di alienazione di un patrimonio collettivo senza uno studio di fattibilità che dimostri che i proventi saranno sufficienti a ristrutturare e a rendere efficienti gli spazi interrati di via Mazzini". "È evidente come questa operazione, ancora una volta, avvantaggi il privato, in questo caso la sanità privata, depauperando i cittadini del diritto alla salute e del diritto a poter usufruire di una sanità pubblica territoriale, presente, efficiente ed accessibile".Monica Autunno