MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Multe, è boom di cartelle Equitalia. Il Comune ingaggia nuovi avvocati

Ricorsi raddoppiati, la Giunta spende 40mila euro per i rinforzi

Sanzioni

Milano, 29 ottobre 2016 - Boom di cartelle esattoriali di Equitalia per multe non pagate, il Comune è costretto a ingaggiare avvocati nel settore privato per far fronte alle pratiche. Costo complessivo da novembre al luglio 2017 per avvalersi della collaborazione di uno studio legale esperto in recupero crediti: oltre 39 mila euro. E potrebbe essere solo l’inizio. Sì, perché i 28 legali dell’Avvocatura comunale non bastano a star dietro alle cause davanti al Giudice di pace, alle altre 9 mila cause pendenti e a qualche centinaio di pratiche di consulenza legale. Ma il vero problema per l’Avvocatura comunale è legato all’incremento dei ricorsi per cartelle esattoriali emesse da Equitalia. In una delibera di Giunta approvata la scorsa settimana, infatti, si legge che "nel primo semestre 2016 si è registrato un incremento eccezionale e non prevedibile delle cause avanti il Giudice di pace, aventi ad oggetto le cartelle esattoriali emesse da Equitalia Spa in materia di Codice della strada: a fronte dei 264 ricorsi/citazioni pervenuti nei 12 mesi del 2015, sono stati trattati ben 220 nuovi ricorsi/citazioni pervenuti nei soli primi sei mesi del 2016".

I ricorsi, tra il 2015 e il 2016, sono avviati verso il raddoppio, oltre 400 pratiche legali. L’unica consolazione per Palazzo Marino è che dal 2013 l’amministrazione comunale ha smesso di riscuotere i propri crediti affidando le pratiche a Equitalia, ma ha imboccato un’altra strada: ingiunzioni di pagamento emesse direttamente dal settore Servizi di riscossione del Comune. Che significa? Che esaurite le pratiche di riscossione per ora trattate da Equitalia, il lavoro dell’Avvocatura comunale potrebbe tornare ai livelli pre-2015. Il condizionale, però, resta d’obbligo. Sì, perché c’è "una grave emergenza organizzativa" – parole contenute nella delibera – nell’organico del personale legale di Palazzo Marino. Attualmente l’organico è formato da 28 avvocati a tempo inderminato e due a tempo determinato, oltre a 43 dipendenti amministrativi del settore (sui 15 mila dipendenti comunali). Cinque avvocati, però, non stanno lavorando per problemi personali e dunque un organico già in sofferenza strutturale è finito "sott’acqua" con il boom di ricorsi ai Giudici di pace contro le cartelle esattoriali di Equitalia. Il settore Risorse umane ha fatto sapere prima all’ex sindaco Giuliano Pisapia e ora al primo cittadino in carica Giuseppe Sala di "non poter far fronte a tali criticità con l’indizione in tempi brevi di un bando per l’assunzioni di nuovi avvocati". "Le scarse risorse e il picco di contenziosi – si legge ancora nella delibera – impediscono all’Avvocatura comunale di assicurare un adeguato apporto difensivo e pongono a rischio l’esito favorevole delle cause di maggior valore e di particolare rilevanza sul piano economico e amministrativo". Il piano di emergenza ora c’è: uno studio legale a supporto degli avvocati comunali. Da novembre a luglio, ricorsi permettendo.