
Più dell’amor poté il digiuno. E all’allevatore che adesso le rivoleva con sé per affetto, dopo aver rischiato però di farle morir di fame un anno fa, il tribunale del riesame ha risposto no. E dunque le “mucche del sindaco“, ribattezzate così da quando vennero affidate al primo cittadino di Cassano d’Adda dopo che l’Ats le aveva trovate scheletriche e maltenute, ora saranno vendute all’azienda agricola che già s’era fatta avanti con il Comune per averle offrendo 11 mila euro. Sembra chiudersi così un’odissdea giudiziaria che ha visto protagonisti vacche e manzi che in origine erano 38 ma che nel frattempo hanno felicemente procreato mettendo al mondo diversi vitellini.
Non proprio entusiasta, all’epoca, di essere stato nominato dal giudice custode della madria - dopo che la Procura aveva avviato un indagine per maltrattamento di animali nei confronti del proprietario togliendogli le bestie - il primo cittadino di Cassano incaricò un veterinario e un’azienda agricola di prendersi cura, sia pure a spese dei concittadini, del benessere psicofisico degli animali.
Nel giro di poco tempo, in effetti, le mucche si rimisero in sesto. Ma quando sembrarono pronte per essere vendute e far rientrare così il Comune dalle spese, Il loro destino deviò da quello quasi obbligato a forma di bistecca. Prima fu il vecchio proprietario a farsi avanti chiedendo al tribunale di poterle riavere impegnandosi a non far mancare loro più nulla. Respinto. Poi l’asta nel corso della quale i 38 capi avrebbero dovuto trovare un nuovo proprietario andò deserta.
Ma nel frattempo s’erano fatti vivi invece gli animalisti, decisi più che mai a farsi affidare l’intera comunità per curarla e riconsegnarla infine al legittimo proprietario. Tanto che nell’ormai famosa stalla di Groppello, si presentarono la presidente del Meta, Movimento etico tutela animali, un consigliere regionale del M5s e Federica, giovane studentessa già interprete di Temptation Island, il reality show di casa Mediaset.
Intanto si era fatta avanti l’azienda agricola che voleva acquistare i bovini dal Comune, ma il proprietario delle mucche, tramite il suo avvocato, aveva nuovamente tentato di riavere la mandria e bloccare tutto. Ora però, dopo quasi un mese dal giorno dell’udienza, il tribunale del riesame ha di fatto chiuso la faccenda mantenendo il sequestro degli animali e ribadendo il via libera alla loro vendita.
Mario Consani