
"La Terra vista dal Cielo" (foto tratta dal sito del Comune di Milano)
Milano, 17 agosto 2014 - I tetti, che poi sono una piccola selva di terrazze, della antica città indiana di Jodhpur, nel remoto angolo del Rajasthan: visti dall’alto, dominati da un onnipresente azzurro, sembrano un delizioso quadro cubista in odore di divisionismo. Come la distesa di tappeti multicolori su cui spicca, solitaria, una bianca figuretta umana. Mentre è difficile distinguere i nomadi che, in pieno deserto, guidano file ben ordinate di cammelli. Non hanno la sempre elegante potenza delle immagini di Sebastiao Salgado le oltre cento fotografie a colori, tutte di grandi dimensioni, che Yann Arthus-Bertrand esibisce al Museo di Storia Naturale, ma rappresentano comunque una galleria di splendidi paesaggi, anzi, dei più splendidi. Raro uomo fortunato, Arthus-Bertrand: all’età di trent’anni, nel 1976 parte per il Kenya assieme alla moglie Anna. Trascorrerà tre anni nel Masai Mara, la grande riserva attraversata dalla Rift Valley e popolata dal re leone. Sorvolandola in elicottero ma anche nella più agile mongolfiera, scoprirà la vocazione, e insieme la maestria, per la fotografia aerea, di cui darà subito prova pubblicando un libro intitolato, appunto, «Lions». Da allora Arthus-Bertrand ha sorvolato i cinque continenti, per raccontare meraviglie e pericoli: «Ho visto la Terra cambiare. L’impatto dell’uomo si vede dal cielo. Durante i viaggi e le ricerche ho constatato come tutti gli scienzati che ho incontrato condividano la mia stessa inquietudine. Quanto illustrano le mie fotografie, loro lo dimostrano con le cifre. E le cifre sono inaudite». Una mostra, dunque «La Terra vista dal cielo», che testimonia la bellezza superstite del nostro pianeta, ma suona anche come monito a non distruggerla, si tratti della savana africana o dei ghiacciai antartici. Un’esposizione da vedere e da toccare, e anche da ammirare in «Home», il primo film di Arthus-Bertrand, girato con la collaborazione di Luc Besson e doppiato da Isabella Rossellini: 120 luoghi in 50 Paesi diversi ripresi integralmente dal cielo.
Museo di Storia Naturale, Milano, corso di Porta Venezia 55. Fino al 19 ottobre. Info: 02.88463337. Catalogo Silvana Editoriale.