REDAZIONE MILANO

Morto Gino Morrone, ex cronista del Giorno. Fu il primo ad arrivare in piazza Fontana

Il 12 dicembre 1969, giovane nerista, si trovava – seppur fuori servizio – nella sala stampa del comando dei carabinieri. Qui ricevette la notizia della bomba, precipitandosi subito sul luogo. Da caporedattore centrale fu tra gli inventori delle edizioni locali

Al centro, Gino Morrone nella redazione de Il Giorno negli anni '80

Al centro, Gino Morrone nella redazione de Il Giorno negli anni '80

Milano, 18 novembre 2024 – Il mondo del giornalismo italiano e, più nello specifico, “Il Giorno” piangono la scomparsa di Luigi Morrone, per tutti Gino. Per il nostro quotidiano Morrone è stato una colonna: entrato come giovane cronista – fu il primo giornalista ad arrivare sulla scena della strage di piazza Fontana, il 12 dicembre 1969 – divenne presto una delle firme più importanti. Successivamente venne scelto come capocronista e, in seguito, promosso a caporedattore centrale.

Il profilo

Originario di San Giovanni in Fiore, in Calabria, partì dal Sud Italia negli anni ‘60 per raggiunere Milano, intenzionato a perseguire il sogno di affermarsi come giornalista. Con lui Franco Abruzzo, a lungo presidente dell’Ordine dei giornalisti lombardo, e Salvatore Scarpino, deceduto nel 2018, una vita al Giornale di Indro Montanelli. 

Dopo gli inizi all’Italia, Morrone venne assunto al Giorno, con la “benedizione” dello storico vicedirettore Angelo Rozzoni, che – ricordava lui proprio in una recente intervista – lo incaricò di fare “il caporedattore sul campo”.

L’episodio di piazza Fontana

Il buco dell'esplosione nella sede della Banca dell'Agricoltura (Archivio)
Il buco dell'esplosione nella sede della Banca dell'Agricoltura (Archivio)

Fra i “colpi” messi a segno nella sua lunga carriera, è indimenticabile il suo arrivo per primo sul luogo della strage di piazza Fontana. Uno scoop guidato dal destino: quel giorno, il 12 dicembre 1969, Morrone era in ferie, ma aveva deciso comunque di recarsi nella sala stampa del comando dei carabinieri in via Moscova per scrivere le sue partecipazioni di nozze.

Fu qui che ricevette una telefonata che gli annunciò che nella sede della Banca dell’Agricoltura era esplosa una bomba. “Quando vidi la voragine provocata dall’esplosione – questo il suo racconto – la prima cosa che pensai fu ‘Quanti morti avrà fatto?’. Poi provai a contarli. Lo feci per trenta volte”.

Le scelte in redazione 

Una volta diventato caporedattore centrale Morrone fu fra gli ideatori delle tante edizioni locali che, ancora oggi, su carta come sul web, sono uno dei tratti distintivi de Il Giorno. Quell’iniziativa permise al quotidiano di superare nelle vendite lombarde il Corriere della Sera.

Dopo la pensione, rimasto a Milano, è stato direttore della rivista “Lettera ai compagni”, fondata da Ferruccio Parri ed edita dalla Federazione italiana associazioni partigiane.