
I carabinieri con lo scooter di Gianni Tiberi
San Donato, 12 aprile 2022 - Qualcuno lo ha già ribattezzato un tratto di strada maledetto. Un anno fa qui morì Andrea Deni, lodigiano di 48 anni che, dopo aver sfondato un new jersey a bordo carreggiata, precipitò con l’auto sui binari della sottostante linea ferroviaria; ieri c’è stata un’altra vittima. In via Bruno Buozzi, direzione Poasco, ha perso la vita Gianni Tiberi, motociclista 48enne, residente a Milano, dove viveva con la compagna. Poco prima delle 7.30 l’uomo, alla guida di uno scooter e diretto al lavoro in una ditta tessile di San Giuliano, per cercare una scorciatoia avrebbe imboccato irregolarmente, dalla tangenziale di Milano, il raccordo San Donato-Bagnolo, quindi è entrato nel cantiere allestito in via Buozzi, in seguito all’incidente dell’anno scorso, per riqualificare e mettere in sicurezza l’area. Qui, nella zona transennata, il centauro è finito sopra un cavo metallico che serviva per fissare le recinzioni e che, posizionato ad altezza d’uomo, gli ha provocato un profondo taglio alla gola.
Questa la ricostruzione dei carabinieri della compagnia di San Donato che, coordinati dal capitano Luca Ciravegna, hanno eseguito i rilievi e raccolto elementi utili alle indagini. A supporto, il personale della polizia locale. Inutili, da parte del personale sanitario, i tentativi di rianimare il centauro. Il cantiere è stato messo sotto sequestro e ora si tratterà di capire, sotto la regia della Procura, se al momento dell’incidente ogni sua parte fosse in sicurezza. Quel tratto stradale è di competenza del Comune di San Donato; i lavori sono appaltati a un’impresa. Il cavalcavia di Poasco è già stato oggetto di osservazioni in tema di sicurezza. Diverse le segnalazioni inoltrate, anche alla Prefettura, da Guido Massera, esponente di Fratelli d’Italia ora candidato sindaco alle amministrative di San Donato, che nei mesi scorsi aveva evidenziato alcuni problemi su quella strada, a partire dalla mancanza di un’illuminazione adeguata. Anche rispetto alla presenza del cantiere Massera aveva segnalato che alcuni automobilisti, esasperati dalle deviazioni, percorrevano il tratto in teoria chiuso al traffico. Nella giornata di ieri l’esponente di Fdi ha inviato un’ulteriore comunicazione alla Prefettura, rammaricandosi del fatto che "i nostri precedenti esposti siano stati poco ascoltati".
«Esprimiamo sconcerto, e condoglianze alla famiglia della vittima, per questo tragico evento", è il commento del sindaco Andrea Checchi, che per ogni altra valutazione si rimette a quanto emergerà dalle indagini. Originario di Sulmona, Tiberi aveva lavorato in precedenza nel settore alberghiero e della ristorazione, prestando servizio prima in un hotel di Bologna, quindi in una panetteria di Milano e in un ristorante di San Donato.