La quattro vittime della valanga
Milano, 23 febbraio 2015 - «Abbiamo vissuto trent’anni di Politecnico insieme, avevamo l’ufficio l’uno di fronte all’altro, la notizia mi ha lasciato sgomento». Giovanni Azzone, rettore del Politecnico, è profondamente colpito dalla tragedia. Tra le quattro vittime della valanga sul Gran San Bernardo c’è Gianluca Spina (LA SCHEDA), classe 1964, presidente del Mip, la School of Management dell’università di piazza Leonardo. «Una persona che ci ha dato tanto, molto determinata, di visione aperta – continua il rettore che ha sempre cercato di rendere migliore il Politecnico e di dare il suo contributo al nostro Paese –. Ci siamo laureati l’uno dopo l’altro e abbiamo lavorato insieme per tanti anni, dal precariato fino a quando siamo diventati professori ordinari». Anche Il Mip, sul suo sito ufficiale, rende omaggio a Spina: «La montagna, che tanto amava, ci ha portato via, ieri, il nostro presidente». E proprio la passione per lo scialpinismo legava la comitiva travolta dalla slavina. «Era appassionatissima di montagna, suo padre sabato sera mi aveva avvisato e già temevo il peggio. La montagna purtroppo tradisce anche i più esperti».
Claudio Mariani, direttore dell’unità operativa di Neurologia al Sacco, conosceva bene Francesca Clerici, neurologa 50enne che si occupava delle malattie neurodegenerative. Relatrice in numerosi convegni sull’Alzheimer, collaborava con l’Istituto Superiore di Sanità e con le università di New York e Stoccolma. «Una persona splendida sia sul piano umano – prosegue Mariani – che su quello scientifico. Una perdita inestimabile. Collaborava con me al reparto di Chimica neurologica ed era la responsabile del Centro per il trattamento dei disturbi cognitivi». Terza e quarta vittima sono marito e moglie, entrambi 51enni, quattro figli: Paolo Giovanni Agugini, commercialista con studio in via Bixio, e Valeria Bassi, insegnante di matematica e fisica al liceo classico Parini. La docente gestiva da anni il sito della scuola. Per questa mattina il preside, Giuseppe Soddu, aveva già «preparato gli aggiornamenti da consegnarle per il portale – dice commosso –. Era disponibile, aveva un rapporto ottimo con colleghi e studenti. Lascia un vuoto incolmabile. Si era impegnata tantissimo per il registro elettronico. E, grazie a lei, da settembre partirà un corso di cinese al Parini».