Morta Bice Biagi, giornalista e scrittrice. Era figlia di Enzo

Aveva 75 anni. Il decesso nella sua casa di Milano. Originaria del Bolognese, aveva frequentato la facoltà di Lettere alla Statale. Sarà sepolta accanto al padre

Bice Biagi con il padre Enzo

Bice Biagi con il padre Enzo

È morta a Milano questa mattina, giovedì 16 marzo, Bice Biagi, giornalista e scrittrice, figlia di Enzo, storico reporter e conduttore, una vita per il giornalismo e la tv. Originaria di Bologna, aveva 75 anni: i funerali si terranno sabato 18 marzo a Pianaccio, nel Bolognese, dove per suo volere sarà sepolta accanto ai suoi cari.

L’annuncio

L’annuncio della morte è stato dato dall'associazione "Articolo 21 liberi di...." (di cui Bice era garante) che la ricorda così: "Forte e volitiva, ironica e franca, Bice è sempre stata accanto al padre nella lotta contro l'editto bulgaro di Berlusconi che si abbatté su di lui, Luttazzi e Santoro il 18 aprile 2002, quando era alla Rai".

Bice Biagi, prosegue l'associazione Articolo 21, "ha sempre avuto come impegno la difesa dei diritti delle donne e come baluardo di riferimento la Costituzione. All'epoca dei primi movimenti studenteschi era iscritta alla Facoltà di Lettere alla Statale di Milano ed era già molto attiva nel sostenere battaglie di libertà”.

Cosa diceva di sé

"Ho imparato da mio padre che, a rendere 'davvero libera' una donna, era soprattutto il lavoro. Su tale principio ho basato la mia attività di giornalista e quella personale”, diceva di sé.

"Dall'attentato di Piazza Fontana fino alla rivoluzione culturale del '68 e agli anni ‘70 Bice Biagi – si legge ancora nella nota dell’associazione – è stata testimone dei profondi cambiamenti del mondo e della società da protagonista, raccontandoli. Una perdita dolorosa, un vuoto incolmabile come quello lasciato da Enzo, tra i fondatori insieme a Bice di Articolo 21".

La carriera

Bice Biagi è stata direttrice delle riviste "Insieme", "Intimità" e "Novella 2000" e vicedirettrice del settimanale "Oggi". Nel 2007 assistette il padre Enzo, già malato, nella redazione della trasmissione "RT Rotocalco Televisivo", trasmesso in prima serata su Rai 3 dal 22 aprile all'11 giugno 2007 per un totale di sette puntate: questo è stato l'ultimo programma condotto in televisione da Biagi, rientrato in Rai dopo cinque anni di assenza in seguito al cosiddetto "editto bulgaro" dell'allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che si abbattè sul conduttore di "Il Fatto", un programma di approfondimento dopo il Tg1.

Le reazioni

La Fnsi, il sindacato dei giornalisti, ha reso omaggio alla collega, stringendosi alla sua famiglia: “Forte. Determinata. Attenta. La Federazione nazionale della Stampa italiana – si legge in una nota – esprime cordoglio per la morte di Bice Biagi: sempre dalla parte delle donne, strenuamente impegnata contro i bavagli e nella difesa dei valori costituzionali. Anche per questo tra le fondatrici di Articolo 21, all'indomani dell'editto bulgaro che prese di mira il papà Enzo, e del Centro documentale a lui dedicato a Pianaccio, vicino Bologna”.

Addolorato Vittorio Feltri, che fu legato sentimentalmente a Biagi. "Sono rimasto sbigottito, apprendere la notizia mi ha fatto davvero molto male – risponde con la voce rotta dall’emozione all’AdnKronos – Penso soprattutto alla figlia Lucia, che era attaccatissima alla madre e adesso soffrirà parecchio, e questo mi duole moltissimo". La figlia di Enzo Biagi, ricorda Feltri, "conosceva l'inglese e il francese perfettamente, e io tante volte quando andavo all'estero mi facevo accompagnare perché mi aiutava parecchio".

Pierferdinando Casini, infine. Il senatore del Pd scrive sul suo profilo Facebook: “Sentiremo molto la mancanza di Bice Biagi – queste le parole dell’ex presidente della Camera – una grande donna profondamente legata alle sue tradizioni familiari e alla memoria dei suoi genitori, in particolare a quella del grande Enzo che ha profondamente amato. Tutte le estati era solita venire a Lizzano in Belvedere per rinnovare la testimonianza di affetto a Pianaccio, il borgo di Enzo: in queste occasioni ritrovava forse più intensamente se stessa, la sua grande cortesia, umiltà e umanità. Bice si è affermata nella vita professionale come direttrice di settimanali molto significativi, segno di una qualità che nessuno ha mai messo in discussione”.

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