
Il rettore Vago insieme a Ennio Morricone (La Presse)
Milano, 26 gennaio 2017 - "Ho avuto altri riconoscimenti nella mia vita, forse è incredibile che io dica che questo riconoscimento è al centro, è in alto". Un Ennio Morricone felice ed emozionato ha ricevuto oggi a Milano laurea magistrale honoris causa in Scienze della musica e dello spettacolo nel corso della cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico 2016-2017 alla Statale di Milano. Il celebre compositore (due Oscar in carriera e altri riconoscimenti per le sue colonne sonore, tra le più famose a Hollywood) è al suo terzo alloro in carriera dopo quelli ricevuti a Cagliari e a Roma Tor Vergata.
Morricone è stato accolto da scroscianti applausi, al suo arrivo nell'aula magna. Questa la motivazione del riconoscimento ricevuto dalle mani del rettore Gianluca Vago: "Per lo straordinario contributo all'ampliamento dei confini del pensiero musicale e all'arricchimento dei rapporti tra mondi e linguaggi espressivi diversi, nel segno di una continua ricerca animata da una forte tensione etica e sociale". "Grazie maestro", ha detto Vago prima di abbracciare il compositore 89enne.
"GRAZIE MAESTRO" - La laurea magistrale in Scienze della musica e dello spettacolo, che oggi così volentieri applaudiamo, ci sembra anche un modo di dirle grazie, di cuore, per tutto ciò che lei ha fatto e ancora farà. Il pezzo inedito che lei ha voluto scrivere per questa occasione ('Varianti per Ballista Antonio Canino Bruno', ndr) è per tutti noi un grandissimo regalo della sua creatività", ha sottolineato il professore Cesare Fertonani al termine della laudatio. Poi l'esecuzione dei due pianisti Antonio Ballista e Bruno Canino accompagnati dall'Orchestra della Statale. "Nella musica io amo molto le pause. Non sempre le prime esecuzioni vanno come questa, stavolta non è capitato alcun incidente - ha scherzato Morricone -. La velocità, lo spazio e l'intensità sono le componenti che caratterizzano questo pezzo, 'Varianti per Ballista Antonio Canino Bruno'. Spero che riascoltando il pezzo lo possiate apprezzare di più".
"TERREMOTO, DOLORE VERO" - Non ne parliamo proprio. È stato un dolore vero". Sono le uniche parole, seguite da un lungo silenzio, del maestro, a margine dell'inaugurazione dell'anno accademico. Così ha risposto a chi gli faceva notare che "in Italia in questi mesi ci sono state alcune catastrofi naturali". Una colonna sonora per il nostro Paese? "Non ne scrivo nessuna. L'Italia è l'Italia. Ha già il suo inno di Mameli, non bello però può essere eseguito molto bene. Più lento, più morbido e non come una marcia eroica. Il pezzo è molto semplice, molto popolare. Non mi piace come viene eseguito normalmente. La scrittura è molto semplice, va eseguito semplicemente", ha aggiunto Morricone.
La cerimonia di apertura dell'anno accademuci è iniziata nel ricordo di Alessandra Covezzi e Flavia Roncalli, le due studentesse dell' Ateneo morte di meningite. A rivolgere un pensiero alle due giovani è stato il rettore Gianluca Vago all'inizio della sua relazione. Alle sue spalle due grandi fotografie con i volti delle giovani. "Abbiano scelto di iniziare con le immagini delle nostre due studentesse che ci hanno lasciato in questi ultimi mesi - ha detto -. Questa tragedia ci ha molto colpito ed è stata anche un momento di riflessione sul significato di essere comunità".
IL RETTORE - Si profila una «deriva commerciale e quantitativa» della formazione, che è stata avviata col metodo dei crediti formativi all'università e che sarà probabilmente consolidata dalla «media del 6 per l'accesso agli esami di maturità». È uno dei passaggi dell'intervento del rettore Gianluca Vago alla cerimonia di inaugurazione del nuovo anno accademico dell'università Statale di Milano, culminata con la laurea ad honorem al compositore Ennio Morricone. «Raccontare chi siamo, più ancora che quello che sappiamo - ha detto Vago a proposito della missione dell'università -: questo è quello che dobbiamo ai nostri studenti, lo devono i veri maestri ai propri allievi». Secondo il rettore, infatti, «ogni viltà, ogni opportunismo, ogni scorciatoia facile, ogni mediocre privilegio, ogni gratuita e svogliata inefficienza, ogni superficiale pressapochismo sono una ferita che lacera la speranza dei nostri ragazzi e piega la loro fiducia». La cerimonia nell'aula magna della sede di via Festa del Perdono è stata aperta dall'omaggio dell'ateneo ad Alessandra Lavezzi e Flavia Roncalli, le due studentesse della Statale morte di meningite