GIAMBATTISTA ANASTASIO
Cronaca

Mobilità, Comune nel mirino. Ciclobby e Genitori Antismog: "Basta iniziative di facciata"

Le due storiche associazioni ambientaliste hanno deciso di sfilarsi da Möves. Il progetto vuole creare una lista condivisa di misure a tutela di ciclisti e pedoni. "Le nostre proposte sono note da tempo ma ne sono state realizzate poche".

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, giunto al suo secondo mandato a Palazzo Marino

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Fiab Ciclobby e Genitori Antismog hanno deciso di sfilarsi da Möves, termine dialettale che significa "Muoviti" e col quale è stato ribattezzato un percorso partecipativo che dovrà portare alla creazione di un documento riepilogativo di tutti gli interventi ritenuti necessari da cittadini e comitati, associazioni ed enti per migliorare la mobilità di ciclisti e pedoni. Il percorso è quindi suddiviso in tre fasi, la prima si è appena conclusa e dava la possibilità di inviare osservazioni e proposte a chiunque lo volesse. La seconda fase sarà quella della selezione dei suggerimenti arrivati e della loro ripartizione nei vari Municipi cittadini, che dovranno approvarli a loro volta. Infine la realizzazione. Ma Fiab Ciclobby e Genitori Antismog non parteciperanno alle ultime fasi del percorso. E il motivo per il quale non parteciperanno è lo stesso per entrambe e può essere sintetizzato come segue: "Le nostre proposte sono note, negli ultimi anni le abbiamo ripetutamente avanzate al Comune ma spesso sono rimaste sulla carta: basta con questa condivisione di facciata". Fiab Ciclobby è sul campo dal 1986, Genitori Antismog dal 2001: si tratta di due realtà storiche dell’ambientalismo milanese che hanno sempre sostenuto i provvedimenti anche impopolari via via presi dalle Giunte comunali di centrosinistra. La loro scelta è indicativa della disillusione rispetto alle possibilità di un vero confronto col Comune e dell’immobilismo nel quale versa ormai da tempo l’azione della Giunta (anche) in fatto di mobilità. E infatti Möves è solo la punta dell’iceberg.

Sintomatico il titolo scelto da Ciclobby per il comunicato: "Möves, a noi lo dite?". "Questo percorso – si legge poi – ci pare essere l’ennesimo espediente del Comune per non cambiare nulla, se non a parole. Dopo lunga riflessione e dibattito interno, Fiab Milano Ciclobby ha deciso di non impegnare altro tempo per dare il proprio contributo, fatto di competenze e lunga esperienza nel campo della mobilità in bici, all’ennesimo piano rivoluzionario. Abbiamo già dato tante volte, in diverse forme e in diversi tempi (almeno 20 anni) con le diverse amministrazioni, sempre inascoltati e vedendo realizzato solo in minima parte quanto richiesto, sicuramente non quanto la città avrebbe bisogno per una svolta vera in termini di mobilità attiva. Perciò abbiamo deciso semplicemente di riconsegnare il documento con le osservazioni al Pums e le proposte-richieste, le ultime in ordine di tempo, che avevamo fatto pervenire agli assessori Arianna Censi e Marco Granelli al tempo del loro insediamento. Il panorama della mobilità in bici, sostenibile e attiva, non è cambiato di molto nel corso degli anni; le nostre osservazioni sono per lo più ancora valide anche nel 2025".

"Ma come, un altro progetto partecipativo?" si chiedono nel loro comunicato i “Genitori Antismog“. "Concordiamo con la presa di posizione di Fiab Ciclobby – sottolineano subito dopo –. Lo ripetiamo anche noi: Möves è un modo per far perdere ulteriore tempo al già catastrofico ritardo di Milano nell’allinearsi agli standard di mobilità e alla concezione dello spazio pubblico delle altre grandi città europee. Forse è il caso che gli amministratori di Milano si muovano davvero per attuare un vero cambiamento, che è già chiaro da oltre 15 anni a tutte quelle associazioni, comitati e gruppi che sono attivi sul territorio della Città metropolitana. È chiaro a questo punto che non ci sia una reale volontà politica – conclude l’associazione ambientalista – e anzi, che si voglia proprio gettare fumo negli occhi mentre dal governo centrale arriva il nuovo Codice della strada che considera il tema della mobilità sostenibile e della sicurezza sulle strade un tema marginale".