MONICA AUTUNNO E MONICA GUERCI
Cronaca

Milano, figli bocciati: minacce e botte ai prof

Due episodi, a Gorgonzola e a Pogliano: scattano le denunce

I carabinieri (foto d'archivio)

Milano, 15 giugno 2018 - Il figlio è bocciato, il padre chiama a scuola, urlando minacce di morte all’indirizzo di personale e insegnanti: scatta la denuncia a piede libero ai danni di un cinquantenne albanese, incensurato. Tutto è avvenuto all’Itc Argentia di Gorgonzola, dove ieri mattina un’addetta di segreteria ha ricevuto la telefonata dell’uomo, il cui figlio sedicenne non è stato ammesso al quarto anno di corso. Richieste veementi di spiegazioni e poi improperi e minacce esplicite, in particolare alla docente responsabile, a suo dire, di essersi messa di traverso sulla strada della promozione del ragazzo. Il preside Bruno Belletti ha segnalato tutto alle forze dell’ordine. Per l’uomo una denuncia per minacce aggravate. «Ho dovuto farlo – dice il dirigente scolastico – a tutela del personale della scuola. Mi dispiacerebbe se per questo signore vi fossero conseguenze serie. Per politica scolastica comunichiamo le bocciature a voce e organizziamo una riunione con le famiglie la settimana dopo per approfondire le motivazioni. Ma spesso tutto questo non basta». 

A Pogliamo Milanese invece un padre 53enne è stato denunciato dai carabinieri per percosse e minacce nei confronti di un’insegnante dell’istituto Ronchetti, ritenuta a sua volta responsabile della bocciatura del figlio 13enne. Alle 18.30 di ieri il genitore si è recato alla scuola media di via Garibaldi per ritirare la pagella del figlio e, quando ha scoperto che era stato bocciato, ha spintonato e minacciato una delle sue professoresse incontrata tra i corridoi dell’istituto. L’uomo ha offeso la docente dandole ripetutamente dell’«incapace». I militari della stazione di Nerviano sono intervenuti pochi minuti dopo, riuscendo a bloccare il 53enne ancora aggressivo e infuriato. La docente ha rifiutato le cure mediche, ma i carabinieri hanno proceduto d’ufficio denunciando l’uomo. «Le aggressioni nei confronti dei docenti e del personale della scuola sono atti da condannare sempre duramente - le parole del ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti -. Non posso che essere vicino a chi le riceve. Credo sia un’esperienza devastante. Per chi la subisce e per chi assiste a questi atti che avvengono all’interno di un luogo che è di formazione ed educazione. Davanti a tutto questo vogliamo reagire e lavorare per ricreare un clima di serenità, per mettere la scuola in condizione di concentrarsi maggiormente sulla gestione del rapporto con le famiglie».