Diffuse video violenti, il legale della vittima: "Patteggia? Prima chieda scusa su TikTok"

La ventenne, che un anno fa con una banda di ragazzine rapinò due minori, ora vuole patteggiare. Il legale le scuse sul social

L'app di TikTok su smartphone

L'app di TikTok su smartphone

Milano - «Prima chieda almeno scusa su TikTok". È una sorta di contrappasso quello indicato dal legale di una delle vittime, perché a doversi giustificare sarebbe T.D, una 21enne che insieme a tre amiche-complici minori (e a un ragazzo egiziano) circa un anno fa, in una delle notti agitate della movida milanese, rapinò del cellulare tre ragazzine, una di loro anche spingendola a terra e prendendola a calci e pugni. Una specie di baby gang al femminile che poi pubblicizzò le sue imprese sui social.

T., la più grande del gruppo, ora vorrebbe patteggiare. Ma siccome secondo l’accusa fu proprio lei a “postare“ su TikTok i video con le imprese della banda, l’avvocato Raffaele Ronchi, che rappresenta una delle 16enni prese di mira dal gruppo, chiede che prima del via libera al patteggiamento, T. chieda almeno scusa sul social dove abitualmente fa circolare video che superano anche le 45 mila visualizzazioni.

Una sera di metà febbraio dell’anno scorso, T., le sue tre amiche minorenni e l’egiziano Youssef, secondo l’accusa si avvicinarono a una ragazzina che era con amici in corso Como e cominciarono a strattonarla e spingerla a terra, "colpendola poi a più riprese con calci e pugni", e in quel contesto le prendevano la borsa salvo restituirgliela poi ammaccata e senza più cellulare, carta di identità e venti euro. Un’altra ragazzina che tentò di aiutarla venne afferrata violentemente per i capelli e fatta cadere a terra.

E sempre secondo l’accusa, in piazza Gae Aulenti, poco prima, T. e altre due delle minori (la terza e l’ egiziano in quel caso non c’erano), avevano provocato e aggredito (bloccandole con forza i polsi), un’altra 16enne alla quale le ragazze terribili avevano messo le mani nella borsa sfilandole il cellulare. Nei giorni seguenti le rapinatrici in erba vennero tutte identificate e una anche arrestata. Ora, chiuse le indagini del pm Andrea Fraioli, la 21enne T. ha chiesto di poter patteggiare due anni con sospensione della pena.

Davanti agli inquirenti ha spiegato di aver capito i suoi errori, sia pur cercando di minimizzare il ruolo avuto nelle rapine, e ha aggiunto di essere stata un po’ trascinata. Ha parlato anche dei suoi disagi personali dell’epoca, mentre ora invece è impegnata in un lavoro stagionale e sta rimettendosi in carreggiata.

Grazie al sostegno economico della sua famiglia, il suo legale ha offerto risarcimenti a tutte le giovani vittime delle rapine. E anche per questo la Procura ha già dato il suo consenso al patteggiamento. Due delle ragazzine rapinate chiedono però quel gesto anche simbolico: che su TikTok al posto dei video violenti delle aggressioni, ora T. diffonda le sue scuse.

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